Fallimento Tesla, l’incubo all’improvviso: hanno messo la polvere sotto i tappeti I Mondo sotto shock
Guai in vista per Elon Musk? Dalle ultime proiezioni sembrerebbe proprio di sì. Ma vediamo meglio nel dettaglio cosa sta succedendo in casa Tesla.
Non c’è dubbio che Tesla si è in questi anni affermata come la casa automobilistica più in grado di innovare e trovare una risposta alle richieste di cambiamento di un mercato in pieno fermento.
Quello dell’elettrico è in effetti un segmento difficile da domare. Troppo problematico, rognoso su tanti aspetti che riguardano l’accettazione sociale e la diffusione delle infrastrutture di ricarica. Ma non è mai stato così per Tesla. Anzi, tutto al contrario.
Musk si è sempre distinto per offrire al suo pubblico un prodotto del tutto diverso dalla concorrenza. Un prodotto di eccellenza che non aveva certo bisogno di essere spinto dai giornali e dalla pubblicità per essere comprato. Certo, una grande idea di business ha sempre guidato la visione innovativa dell’azienda, tanto che ha fatto il botto.
Model 3 e Cybertruck: i due pezzi da novanta
Non è semplice percezione, sono i dati a confermare come l’azienda abbia raggiunto quest’anno importanti risultati di crescita mai ottenuti fino agli anni scorsi. Tanto è vero che proprio la Model 3 è stata eletta come auto elettrica più venduta al mondo. Un bel record, se pensiamo che si tratta di un modello non certo alla portata di tutte le tasche.
Eppure, nonostante una crescita strepitosa, c’è qualcosa che di punto in bianco si è incrinato. La parabola ascendente del colosso americano sembra aver subito una battuta d’arresto. Se ne è parlato parecchio in questi giorni. Ma cosa è successo? In qualche modo c’entra la nuova politica di riduzione dei prezzi, concomitante al lancio di uno die prodotti più assurdi di sempre: il Cybertruck, che a detta del Ceo di Ford “quella roba non è per gente normale”.
Cosa sta succedendo a Tesla?
Il tema è che l’azienda, nonostante il grande slancio dei mesi precedenti, non ha centrato le aspettative del terzo trimestre, registrando un calo significativo dei profitti del 44%, scendendo a 1,85 miliardi di dollari, con un utile per azione che è sceso da 95 centesimi a 53 centesimi. I ricavi sono stati di 23,4 miliardi di dollari, inferiori alle aspettative di 24,06 miliardi. Accidenti che botta! Ma perché tutto così, all’improvviso?
Come anticipato, tanti credono che questa debacle sia dovuta ai tagli dei prezzi decisi per offrire prodotti più competitivi e meno espugnabili dai cinesi. Questa nuova politica avrebbe portato i ricavi per unità a calare del 11% rispetto all’anno scorso. Mettiamoci inoltre che le consegne di molte auto sono state frenate da stop prolungati negli stabilimenti di Shanghai e Austin, il che a sua volta ha determinato un calo di circa 20.000 unità prodotte. Le speranze vengono ora riposte nel restyling della Model 3 e nel lancio del Cybertruck, anche se rispetto a quest’ultimo Musk avrebbe detto in una call: “Ci siamo scavati la fossa con il Cybertruck!”. Vedremo, magari si tratta solo di una fase transitoria in cui è necessario prendere le misure su nuovi processi di produzione e nuovi prodotti.