Patente, a tantissimi italiani non la rinnovano più dopo 68 anni I La legge è inflessibile
L’età anagrafica ha un ruolo decisamente cruciale per chi guida nel nostro Paese: a partire dal compimento dei 18 anni scattano degli step che portano, dopo i 68 anni, a non poter più rinnovare la patente. Ma perché mai accade?
Si passa un gran mucchio di tempo prima a sognare – per tutta l’infanzia e l’adolescenza – di poter guidare un veicolo, poi si conquista la patente ma, malgrado si possa essere in buona salute, a un certo punto non ce la rinnovano.
Come mai? Perché a un cittadino deve essere vietato rinnovare la patente? Sul tema, rispetto al quale i dibattiti e le polemiche evidentemente non mancano mai, si è detto e scritto tanto. E occorre fare chiarezza a partire da un dato.
In Italia esistono delle regole generale molto precise e a volte parecchio inflessibili circa i limiti relativi alla possibilità di guidare e mantenere dunque la licenza di guida valida. Ad esempio, dopo i 68 anni, non la rinnovano più.
Ma per quale motivo? E soprattutto, stiamo parlando di tutti i casi, di tutte le patenti, o di situazioni particolari? Chiariamo subito che questa natura parecchio inflessibile del divieto di rinnovo è specifica e non generalizzata.
Età del guidatore: a 68 anni smetti di guidare
Di norma, lo sappiamo, esistono dei requisiti legati all’età anagrafica del titolare di una patente che, però, non prevedono un tetto massimo: per esempio entro i cinquanta anni si rinnova ogni dieci anni, lo sanno tutti. Superati i cinquanta progressivamente il limite di tempo per il rinnovo scende a 5 anni, poi a tre, poi a due. Ma di norma, possono guidare anche gli ultra novantenni se sussistono le condizioni per poterlo fare. E allora?
Pare un controsenso dire che un 90 enne idealmente può guidare mentre invece poi d’altro canto si afferma che superati i 68 non si può. Ma non vi è alcuna incongruenza, semmai solo una distinzione di categoria.
Addio patente: i 68enni non possono più farlo
Ci sono cioè dei mezzi, e in particolare i mezzi pesanti come gli autotreni o autoarticolati e tutti quelli che hanno un massa complessiva a pieno carico maggiore di 20 tonnellate che superando il 68° anno di età in Italia non possono guidare.
In sostanza, per semplificare tutti i veicoli con nove posti non possono essere guidati dagli over sessantaottenni. Il motivo è legato a priori da ragionamenti di natura statistica circa un minore livello di performance alla guida da parte delle persone di una certa età, che tuttavia in molti casi è confutato dalla prova dei fatti, con 68 enni in gran forma. La legge, però, è legge.