Bollo auto, da quest’età non paghi: la tassa cambia I Chi sono gli italiani che si salvano
Se ci fosse un modo per poter sfuggire dalla ‘scure’ – se così possiamo definirla – del pagamento obbligatorio del bollo auto, non lo coglieremmo al volo? Basta ipocrisie: certo che lo faremmo. A patto che sia una cosa legale, ovvio.
Lungi da chi scrive e, in teoria, da chiunque ragioni con una testa e un’anima allineate agli insindacabili crismi della legalità, proporre qualcosa che non sia legale: per questo, tornando al tema, se si potesse, che faremmo?
Qualora qualcuno ci informasse dell’esistenza di una strategia, di un modo o di una procedura che permettesse a norma di legge di evitare il pagamento del bollo, forse gli correremmo al collo abbracciandolo: tanta sarebbe la gioia.
Il fatto è che il bollo ha un peso molto specifico, forte, inevitabile sulle nostre tasche ma ha anche una percezione, quella che genera con la sua stessa natura, di poca empatia: il bollo è detestato, e se è così, la ragione è chiara.
Come tutti sanno, il bollo auto si paga a prescindere dal fatto che l’auto si usi o meno: viene definitivo in effetti come una tassa di possesso o di proprietà perché pende sulle finanze di chiunque sia proprietario e intestatario di un mezzo.
Bollo auto, come evitarlo davvero
Essendo una tassa di natura regionale, ogni Regione può deliberare delle variazioni dal punto di vista normativo, anche se esistono dei principi generali a cui attenerci. Tra cui appunto il primo è l’obbligatorietà. Ma c’è un ma.
In questo caso il bollo è davvero sempre obbligatorio? La risposta è no. Per esempio, lo evitano coloro i quali rientrano nei casi della famosa legge 104 relativa alle disabilità. Ma non solo, sono previste delle situazioni di vantaggio per chi dispone di auto elettriche o ibride, che possono cambiare da Regione a Regione. C’è quella che prevedere l’esenzione permanente, e chi invece per cinque o tre anni a seconda dei casi. E poi?
Bollo auto, da quest’età non si paga: lo sapevi?
Poi c’è il caso legato all’età: in pratica, a partire da una determinata età non si paga più. Dunque, vi è anche un vincolo di natura anagrafica che avvantaggia le realtà più ‘datate’. Proprio così: ma di che anagrafica si parla?
L’età di cui parliamo non è quella delle persone, dei proprietari del mezzo, ma proprio l’età dei veicoli: ovvero sia, stiamo parlando delle auto storiche, quelle che hanno più di 30 anni e che continuano a circolare. Queste auto non pagano più la tassa di possesso.