Assicurazione, l’assicurazione non paga più i danni se è colpa tua I Finisci rovinato in un colpo
Le assicurazioni Auto sono senza dubbio uno degli elementi imprescindibili per noi e le nostre auto, e rappresentano letteralmente una ‘polizza’ nei riguardi di situazioni in cui, causa incidente, fosse doveroso un risarcimento.
Le regole generali prevedono che al pagamento di una particolare tipologia di polizza assicurativa corrisponda poi una copertura maggiore o minore a seconda dei casi: in linea di massima, tutto funziona intorno ai massimali.
Si tratta dei tetti massimi, appunto, oltre i quali, salvo eccezioni, l’assicurazione non è tenuta ad esporsi a livello di risarcimento. Entro quella soglia, però, il contraente è tutelato proprio sulla base dei suoi pagamenti regolari.
Che cosa succede però, delle volte? Malgrado la copertura economica, in alcune circostanze la compagnia assicurativa non paga più i danni procurati dal suo cliente: ma come mai? Non è questo che deve fare una assicurazione?
La risposta, ovviamente è sì: in linea di principio. La regola generale infatti dice che se si commette una irregolarità che arreca danno ad altri, questi danni sono pagati dall’assicurazione, appunto, entro i massimali. Eppure?
RC Auto: in questo caso non ti pagano i danni
I principi delle RC Auto dunque sono chiari, ma anche le eccezioni lo sono. Una condizione in particolare non impone alla compagnia di pagare i danni procurati dal cliente che, così, finisce letteralmente nei guai. Quando succede? Quando il conducente, ubriaco, provoca un incidente, di norma, l’assicurazione è obbligata.
I soggetti danneggiati dal conducente in stato di ebbrezza, possono pretendere l’indennizzo però esiste una clausola di rivalsa. In pratica la compagnia non può evitare di ‘coprire’ i danneggiati, e dunque deve risarcirli in ogni caso, ma può rivalersi contro il responsabile per questo. Vale a dire?
L’azione di rivalsa della compagnia
In pratica la clausola di esonero che fa parte del contratto di assicurazione non ha efficacia in esterno ma è del tutto attiva nei rapporti tra i contraenti. Ciò significa che l’assicurazione, dopo aver pagato il risarcimento ai danneggiati dal sinistro generato dal conducente ubriaco, ha tutto il diritto di rifarsi contro di lui per importo pagato.
Da qui, appunto, il nome di azione di rivalsa. Che tra le altre cose non vale solo in caso di guida da ubriachi: ma in genere, per tutti i danni provocati da dolo o colpa grave del conducente sotto assicurazione. In pratica l’assicurazione può agire nei suoi confronti per farsi dirare le somme che ha girato ai danneggiati entro i massimali.