Nuovo Codice della Strada: c’è una norma che ancora tutti ignorano I Se non la rispetti sono 4.000€ di multa

Linea dura per chi si mette alla guida drogato o ubriaco, con particolare attenzione per i recidivi. Le sanzioni scattano con il tasso alcolemico compreso tra 0,5 a 0,8, livello che corrisponde a due, tre bicchieri di vino a stomaco vuoto

Il consiglio dei ministri del 18 settembre ha dato il via libera alle nuove regole sul Codice della strada 2023. Riunitosi in prima battuta 27 giugno, aveva varato Il DDL di partenza sulla sicurezza stradale.

Dopo l’ok della Conferenza unificata Stato-Regioni, c’è stata l’approvazione definitiva del testo, che inasprisce multe e sanzioni a chi viola le norme del codice stradale.

Pugno di ferro nei confronti di chi guida sotto l’effetto di alcol e droghe o smanetta con il cellulare mentre è alla guida. “Si arriva alla revoca a vita della patente per i recidivi, che uccidono, oramai capita troppo spesso, guidando drogati o ubriachi“, ha ammonito il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini.

Arriva poi l’alcolock, che impedisce l’accensione del motore se il tasso alcolemico del guidatore è superiore allo zero. Un sistema di controllo sui livelli di alcol del guidatore che, se il tasso alcolemico è alto, impedisce l’accensione del motore. Obiettivo del provvedimento: adottare tolleranza zero per chi beve prima di mettersi alla guida.

Nuovo codice della strada: pugno di ferro per drogati e distratti

Le novità riguarderanno anche chi utilizza il cellulare al volante e chi si muove in monopattino che avrà l’obbligo di targa, assicurazione e casco. E poi maggiori garanzie per i ciclisti, sospensione della patente per chi viene fermato dopo aver assunto droghe, per chi è sorpreso alla guida col cellulare, contromano e per tutti comportamenti che generano alta probabilità di incidente.

Con le nuove disposizioni si è cercato di inasprire ulteriormente la pena per tutti coloro che si mettono alla guida in stato di ebrezza. Le multe in questo caso lieviteranno dal range attuale, che va dagli 800 ai 3.200 euro, ad un massimale di 4.300 euro. La linea più dura viene comunque adottata per gli stupefacenti; basterà aver assunto una qualsiasi droga per far scattare automaticamente la sospensione della patente e successiva revoca, con divieto di conseguirla per tre anni.

Stop disposto anche per chi al volante si fa distrarre dal cellulare: il ddl prevede il ritiro della patente da 15 giorni a due mesi e una sanzione fino a 1.697 euro. In caso di recidiva la multa lievita fino a 2.588 euro, la sospensione della patente può arrivare a tre mesi e si aggiunge la decurtazione da 8 a 10 punti.