Fiat, il fallimento in vista che stanno cercando di nascondere I Non dicono la verità

Ci sono dei brand, nel settore delle auto, che non solo sono iconici, ma rappresentano quasi una sorta di emblema, una metaforica idealizzazione delle macchine in quanto tali: un simbolo, come per esempio accade con Fiat.

Da sempre FIAT è sinonimo di auto: non è possibile pensare ad una vettura senza finire, in larga parte – e non solo qui in Italia – per pensare alle Fiat. E ciò è per la storicità e la fama del noto brand dell’azienda di Torino.

Come sempre, poi, ci sono fasi storiche, evoluzioni, cambi di rotta, mercati da esplorare e altri in cui modificare l’assetto e le strategie: ci sono auto che funzionano meglio e altre un pò meno. Ma c’è sempre la FIAT.

E allora come mai alcuni ne stanno parlando, nel settore di riferimento, come un momento di ‘stanca’ per non dire di crisi? C’è chi si espone a parlare di fallimento: ma di cosa? Possibile che Fiat sia in difficoltà. No, andiamoci piano.

Andiamo, per lo più con ordine. Quello che è interessante sapere, in merito all’ultimo periodo della traiettorie imprenditoriale e propositiva della Fiat, è che che cosa stia globalmente accadendo. Ebbene?

Fiat, cosa sta succedendo?

Il focus su cui ci si vuole concentrare con questo approfondimento è quello relativo a dei dati ed elementi che sono stati firmati da JATO e che parlano in modo eloquente di quanto è accaduto negli ultimi trenta anni, o meglio, per essere precisi, negli ultimi 34 anni, a partire dal 1989 fino ad oggi, nel 2023. Ebbene?

Secondo i dati, la Fiat avrebbe perduto circa trenta punti di media sulle percentuali del mercato. Che significa, in termini pratici, che dalla fine degli anni ottanta ad oggi, la quota di auto presenti su piazza. Che vuol dire? Che se nella fine del 1989 Fiat era a quota 41% di auto presenti sul mercato, ora sono all’11 % calcolando fino all’estate del 2023.

Fiat, numeri e presenza sul mercato: cosa ci dicono?

Questi dati vanno registrati e interpretati in considerazione di una crisi molto più complessa che riguarda un pò tutti i brand d’Europa, che hanno visto ridurre in modo progressivo la propria presenza sul mercato. Per esempio?

Dalla Volkswagen alla Citroen,passando ad esempio per la Peugeot sono tanti i super brand che hanno visto ridurre il proprio spazio di manovra per via della concorrenza di nuovi competitor. Le ragioni possono essere molteplici, dall’arrivo di marchi forti e concorrenziali da Cina e Giappone alla presenza di auto main stream ed altre meno richieste. Cosa dirà il prossimo futuro?