Semaforo, arriva il colore blu: servirà proprio a questo
Non ci era mai capitato di sentire una cosa del genere, eppure questo colore serve proprio a regolare il traffico, allo stesso modo degli altri a cui siamo abituati
Siamo da sempre stati abituati a una sola tipologia di semaforo, o quasi. In alto il rosso, al centro il giallo, in basso il verde, così che tutti, anche chi soffre di daltonismo, possano riconoscere con certezza quale colore è appena scattato.
Questa tipologia classica di semaforo serve per regolare il traffico univocamente, in modo che l’avviso sulla circolazione abbinato a ciascun colore sia chiaro per tutti gli utenti della strada. Per qualuncuno però questo sistema non è poi così chiaro, tanto che con il passare del tempo abbiamo visto spuntare come funghi i famigerati T-Red, le telecamere pronte a registrare i passaggi con il rosso e altre violazioni di minor entità.
Oggi si fa un gran parlare del futuro dei semafori – che diventeranno intelligenti più che mai – nel contesto delle smart city. Nelle città di domani i semafori dovrebbero evolvere di pari passo grazie a tecnologie innovative pensate per ottimizzare il flusso del traffico. Questi semafori intelligenti sono progettati per incorporare sensori e intelligenza artificiale che avranno il compito di raccogliere ed elaborare dati da varie fonti, incluso l’IoT.
I semafori del futuro
Questa tecnologia che a breve si diffonderà in modo pervasivo in tutte le città, permetterà di regolare il traffico in maniera molto più dinamica di oggi. E allora potremo dire addio alle attese inutili al semaforo se sulla strada che incrociamo non sta passando alcun veicolo con il quale potremmo andare a collidere. I vantaggi di questo sistema intelligente potranno apportare numerosi benifici non solo agli automobilisti, ma all’intera collettività, vantaggi come una migliore efficienza energetica, una gestione del traffico più snella e finalmente una riduzione dell’inquinamento in attesa che tutti i veicoli diventino elettrici.
I semafori adattaranno dunque il loro funzionamento in tempo reale in base al traffico effettivo, anziché basarsi su un timer fisso come fanno oggi. E in più, per conseguire un maggior risparmio energetico le luci dentro le classiche lanterne rosse, gialle e verdi saranno di tipo LED, come molti di noi utilizzano già in casa, il che aiuterà ulteriormente a renderli ancora più efficienti dal punto di vista energetico e permetterà alle lampadine di durare di più rispetto a quelle tradizionali.
Il colore blu: da dove salta fuori questa cosa?
Se c’è un posto dove questa rivoluzione dei semafori intelligenti sembra aver preso piede è il Giappone. Nel paese del Sol Levante già da tempo i semafori si sono fatti intelligenti. E sembra che abbiano un qualcosa di molto differenziante rispetto a quelli che abitualmente siamo soliti vedere in giro. Se dovessimo fare un viaggio da quelle parti, potremmo rimanere alquanto scioccati per osservare alcuni semafori con la luce blu. Come dovremmo comportarci davanti a questo colore insolito?
Per capire il motivo di questa particolare colorazione dovremmo fare un salto nel passato, dove nell’antico Giappone si utilizzavano solo quattro parole per identificare i colori principali: rosso, nero, bianco e blu. Il termine “ao” utilizzato per il blu includeva anche tutto lo spettro dei colori ‘freddi’ come il grigio, il viola, il verde e il nero. Nel tempo, il significato di “ao” è stato usato per identificare solo le sfumature tra il blu e il verde. E solo dopo la Seconda Guerra Mondiale i giapponesi iniziarono a differenziare i due colori con due parole distinte. Questa evoluzione linguistica ha influenzato ovviamente anche il codice stradale, motivo per cui alcuni semafori hanno ancora oggi mantenuto la lanterna blu al posto di quella verde. Una storia interessante che se capitate da quelle parti potrebbe esservi utile.