Batteria scarica, usa il trucco della freccia risolvi in due secondi: non spendi 1€

Batteria scarica, usa il trucco della freccia risolvi in due secondi: non spendi 1€

Sostituzione di una batteria scarica - solomotori.it (foto iStock)

Sostituzione di una batteria scarica – solomotori.it (foto iStock)

Rimanere con la batteria a terra è sempre una scocciatura. Vediamo come risolvere con questo trucco conosciuto solo dai meccanici

I problemi alla batteria sono sempre tra i più odiosi. Non si sa mai quando possono capitare, e in che situazione ci possiamo trovare. Ma comunque ormai è tardi, ci troviamo con la macchina ferma proprio quando meno ce lo aspettiamo.

Una batteria normalmente può durare dai 3 ai 5 anni, ma questo periodo può accorciarsi anche a 1 o 1 anno e mezzo qualora l’auto non venga utilizzata a lungo o sia esposta a temperature troppo rigide per gran parte dell’anno.

La concomitanza di questi due fattori – temperature rigide e scarso utilizzo – può essere contrastata con alcuni semplici sistemi, tra cui un ricovero in un posto coperto come un garage e una messa in moto come minimo una volta a settimana per almeno 20/30 minuti.

I metodi più utilizzati: pro e contro

Ci sono volte però che la batteria proprio non vuole sapere e, nonostante i nostri sforzi per preservare al meglio le sue condizioni, ci abbandona quando meno ce lo aspettiamo. Se siamo fortunati, la batteria smette di funzionare proprio nel parcheggio sotto casa. Altre volte però può succedere nei luoghi più insperati e magari isolati, e allora sono dolori. Infatti, di metodi e trucchi per avviare un’auto con la batteria a terra ce ne sono tanti. Ma la maggior parte di questi presuppone il supporto di un aiuto esterno.

La soluzione più classica e conosciuta, ad esempio, quella dei cavi, è molto efficace e serve a farci ripartire subito, ma ha anche qualche inconveniente. Prima di tutto questi fantomatici cavi – quando servono – non si trovano mai. Al di là di questo dettaglio non da poco, dobbiamo inoltre considerare che è necessaria un’altra auto il cui proprietario sia reperibile e disponibile a prestare la sua batteria per effettuare l’operazione. Quindi, un metodo classico sì, ma poco pratico.

Accendere per qualche secondo gli abbaglianti o le frecce potrebbe risolvere la situazione – solomotori.it (foto I Love Trading)

Il trucco della freccia

Un altro sistema eccellente per avviare il motore a batteria scarica è l’utilizzo del ‘booster’, una sorta di batteria di avviamento portatile con tanto di cavi da attaccare a quella dell’auto. Una volta collegato all’auto, il booster darà in un attimo la scarica elettrica sufficiente alle candele per accendere il motore. Comodo e pratico quando si è da soli, anche in mezzo al deserto, ma sicuramente molto costoso (quelli professionali arrivano anche a 700 euro) e improbabile da tenere sempre a bordo. Il ‘metodo della spinta‘ invece ci farà risparmiare tanti soldi e non ci obbligherà a portare con noi dispositivi vari e cavetti di avviamento, ma avremo bisogno di almeno due volontari che si prestino per il duro lavoro. 

Così veniamo all’extrema ratio: il trucco della freccia. Una volta girata la chiave al punto necessario per accendere il quadro strumenti, invece di provare a far partire l’auto limitiamoci ad accendere i fari abbaglianti per circa 30 secondi o in alternativa una freccia. L’energia accumulata da questa soluzione darà modo al veicolo di avere quella necessaria affinché ci sia lo spunto richiesto dall’auto per partire. Questo è un trucco che funziona nella maggior parte dei casi, ma se neanche questo metodo funziona, vuol dire che la batteria è davvero a terra o comunque c’è qualcosa che non permette alla macchina di avviare il motore. Accendere quindi per alcuni secondi i fari o le frecce mentre il quadro è acceso potrebbe per magia attivare il flusso di corrente nella batteria, rendendola disponibile per l’avviamento. Questo trucco temporaneo può aiutare a far partire l’auto quando la batteria è leggermente scarica, ma non risolve eventuali problemi di fondo con la batteria stessa.