Addio revisione, finalmente l’agognata tassa la salutiamo: non devi più pagare
Uno dei vincoli a cui ogni automobilista è tenuto è quello relativo ai controlli sullo stato di salute del suo veicolo: tra questi, vi è la revisione. Che, però, è stata abolita: non sarà più un obbligo. Ma quando, dove e perchè?
Chiunque abbia un veicolo sa quanto sia fondamentale avere a cuore anche la centralità della manutenzione del proprio mezzo, sia per ovvie ragioni di sicurezza e incolumità e sia per questioni economiche.
Ovvero, per evitare multe anche fin troppo salate. In effetti, una mancata cura e, nello specifico, il mancato superamento di alcuni controlli relativi allo stato di funzionamento del veicolo, producono sanzioni enormi.
In genere, tutti sanno più o meno che tra questi controlli esosi,costosi ma necessari, vi rientri anche la famosa revisione. Eppure, al contempo, in molti forse avranno già sentito parlare di una clamorosa svolta, nel merito.
Arriva in effetti la possibilità di dire addio alla pesante tassa della revisione: non si dovrà più pagare? E’ bene fare subito dei chiarimenti: perché la risposta è affermativa, ma vanno fatte delle specifiche.
Revisione au revoir: ecco chi non dovrà più pagarla
La obbligatorietà della revisione cade: il vincolo del pagamento del controllo tecnico del veicolo per legge smette di essere legalmente necessario: ma occhio, perché ci sono delle considerazioni da fare nel merito.
In pratica, venendo meno il vincolo obbligatorio, il cittadino si potrà sentire libero di far controllare o meno il proprio veicolo sottoponendolo così ad una revisione a cui però non sarà più ‘inchiodato’ per legge.
Chi è però che ha davvero questo diritto di scegliere? Ci può davvero evitare di pagare la revisione? Se state pensando che si possa trattare di un benefit che cade a cascata per tutti, purtroppo la risposta è no.
Addio revisione, chi può e dove succede
Questo vantaggio spetta soltanto ad una categoria di veicoli, in particolare i motocicli: e neppure ovunque. Per esempio, non da noi. Ma in Francia. Questa in effetti è stata una scelta delle autorità transalpine.
Questa bella notizia che trasforma le revisione in una facoltà e non in un obbligo è il frutto della scelta della Federazione motociclistica di quel Paese di spingere verso l’abolizione da molti anni.
Alla fine, dopo un decennio, ha ottenuto l’assenso, quantomeno per i motocicli. Il tutto legato ai numeri bassi o quasi nulli di incidenti dovuti ad un malfunzionamento di moto e motocicli.
Ci sono altri stati che fanno da scia in tal senso come la Danimarca. E in Italia? Chissà se, quando e come si arriverà a questa scelta.