Modifichi la tua auto per renderla originale e ti ritrovi fuorilegge: la nuova legge
Il tuning auto è una vera e propria passione che unisce il mondo dell’automobile con quello dell’artigianato. Non è illegale, ma ogni modifica deve rispettare dei parametri previsti dal Codice della Strada
Che sia effettuato per rendere più sportiva la propria vettura, oppure per distinguerla dalle altre, il tuning auto (estetico e meccanico) interessa molti appassionati, nonostante il suo periodo “d’oro” sia terminato ormai qualche anno fa.
L’Italia ha una tradizione motoristica importante, con case di tuning e personalizzazione tra i più blasonati e riconosciuti in Europa: una lunga storia di preparatori più o meno noti, tra cui ricordiamo il famoso Abarth e l’ultimo nato tra i nomi di lusso il Garage Italia di Lapo Elkann.
Il tuning in Italia è regolamentato dal Codice della Strada nel Titolo III “Veicoli a motore e loro rimorchi“. Di base il punto è che le auto devono seguire le normative del Ministero dei Trasporti e che le modifiche vanno necessariamente omologate.
Nel regolamento sono infatti riportati quei dispositivi di equipaggiamento modificabili unicamente con la presentazione della relativa documentazione e aggiornamento del libretto di circolazione.
Le modifiche di tuning consentite e non
Se volete installare uno spoiler posteriore potete procedere solo se non supera la sagoma del mezzo in lunghezza e/o in larghezza, mentre per le minigonne e i paraurti sportivi solo se quelli nuovi sono stati previsti come optional in fase di omologazione. Per quanto riguarda i fari, questi ultimi sono customizzabili solo nelle officine autorizzate che ne rilasceranno l’omologazione dalla Motorizzazione, mentre per i cerchi potete procedere senza problemi se quelli nuovi richiedono gomme con le stesse misure già in uso.
Il motore può essere toccato solo con il nulla osta del costruttore, sapendo che poi la carta di circolazione andrà aggiornata dal Dipartimento trasporti terrestri. La marmitta può essere modificata o sostituita solo in presenza di un’omologazione, e lo stesso discorso vale anche per il silenziatore.
Anche scurire i vetri con una pellicola segue delle regole: serve che l’installazione avvenga con materiale omologato, completo di marchio identificativo del costruttore, e non si può circolare né con quelli completamente oscurati, né cambiando colore a parabrezza e finestrini anteriori, pena multa e revisione straordinaria. Nel caso in cui venga meno il rispetto di alcune delle normative sopra descritte, il proprietario dell’auto può andare incontro a sanzioni piuttosto salate: una somma in denaro da 422,00 euro e il ritiro del libretto, che equivale al ritiro del mezzo per un tempo variabile.