Esiste un limite al volume della musica in auto per non disturbare gli altri. Si inizia con una multa, ma se si esagera le cose possono mettersi male
La musica dell’autoradio per molti di noi automobilisti è una compagna immancabile. Alcuni la usano per rilassarsi al volante durante i lunghi viaggi e al contempo tenere alta l’attenzione, altri la mettono per evadere dal caos del traffico.
Una cosa è certa: l’autoradio è una gran invenzione e molti di noi si sentirebbero spaesati se non potessero più ascoltare la loro musica preferita mentre sono alla guida.
A tutto però c’è un limite. Ossia, va bene rilassarsi o farsi trasportare cantando a squarciagola con gli amici in macchina, ma esistono delle regole da rispettare anche per l’ascolto della musica in auto.
So che per molti potrebbe letteralmente “suonare” strano, ma le pratiche delle scorribande in auto con musica a tutto volume, finestrini abbassati e subwoofer da far tremare i vetri delle case vicine non sono proprio consentite dal regolamento. Ci siamo mai chiesti in effetti perché agli altri utenti della strada dovrebbe piacere quello che stiamo ascoltando? E inoltre, a un volume così alto, non è che forse diamo fastidio alle altre persone?
La risposta è sì. Diamo fastidio un po’ a tutti. In primis a noi stessi che stiamo guidando e che saremo più soggetti a distrarci. A parte il fatto che attireremo oltretutto anche molto più facilmente l’attenzione delle forze dell’ordine, è il Codice della Strada che vieta di produrre rumori molesti durante la guida. Tra questi si fa proprio menzione anche a quelli generati dalla radio o dallo stereo. Si stabilisce che l’uso di apparecchi radiofonici non deve superare i limiti massimi fissati dal regolamento. In sostanza non si possono superare i 60 decibel misurati a 10 cm dall’orecchio del guidatore. In questa prescrizione rientra anche l’uso di marmitte rumorose e dei dispositivi di antifurto. La violazione di queste disposizioni può comportare una sanzione da 42 euro a 173 euro.
Ma fin qui si tratta solo di una sanzione amministrativa. Le cose però potrebbero mettersi molto peggio, e da una semplice violazione per rumori molesti potrebbe finire nel penale. Secondo una sentenza della Cassazione, la musica ad alto volume può configurare un vero e proprio reato, come prevede il Codice Penale. Chi infatti disturba i vicini con schiamazzi, rumori, strumenti sonori o segnalazioni acustiche, può essere punito con arresto fino a tre mesi e con un’ammenda fino a 309 euro.
La Cassazione ha stabilito che guidare un’auto in città con l’audio a livelli di volume superiori a quelli consentiti dalla normativa può avere conseguenze molto serie. Si sono già dati casi documentati in cui gli automobilisti sono stati multati e l’impianto stereo sequestrato. La situazione si aggrava di notte quando il disturbo potrebbe coinvolgere un’intera collettività di persone. In un caso come questo è possibile che i giudici contestino il reato di “disturbo del riposo e delle occupazioni delle persone”.
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