Ztl, da oggi puoi entrare quando vuoi: ti basta questo foglio
Ci sono alcuni soggetti che possono entrare nelle zone a traffico limitato senza rischiare sanzioni. A dirlo è la legge italiana che prevede nel caso della persona disabile (o chi la accompagna) un contrassegno auto che abilita a circolare e sostare nelle Ztl
Girare in città, soprattutto nei grandi centri urbani, è sempre più difficile, e non solo per le barriere architettoniche: il traffico è sempre tanto, e il parcheggio scarseggia.
Anche a questo proposito sono state istituite le zone a traffico limitato o, più brevemente ZTL. Queste vengono definite dall’art. 3 comma 54 del Cds come “aree in cui l’accesso e la circolazione veicolare sono limitati a orari prestabiliti o a particolari categorie di utenti e di veicoli“.
Lo scopo delle ZTL è quello di salvaguardare le vie del centro città, preservandone la bellezza e il pregio archeologico ed architettonico. In altri casi le zone a traffico limitato vengono istituite per ragioni ecologiche, incentivando l’uso dei mezzi pubblici e tutelando la salubrità dei quartieri più trafficati.
La situazione è, lo sappiamo bene, ancora più complicata se a muoversi è una persona con disabilità, magari che fatica a deambulare. In questo caso viene in aiuto il contrassegno disabili, che consente di parcheggiare negli spazi riservati.
Multa Ztl: non valida con “permesso disabili”
Un cittadino disabile, munito di regolare contrassegno disabili, transita all’interno della Ztl del Comune nel quale egli non è residente senza la comunicazione obbligatoria del passaggio entro le 48 ore. Un mese dopo riceve dalla Polizia Municipale un verbale di contravvenzione per aver violato l’art. 7 commi 9 e 14 del D.Lgs. n. 285/1992 (Cds).
C’è da dire che infrazioni di questo tipo vengono generalmente rilevate in quanto le telecamere installate in prossimità dei varchi di accesso alle Ztl, non sono in grado di leggere i dati riportati sul contrassegno disabili. Ora è chiaro a tutti che questo problema di carattere tecnico ed amministrativo non può ripercuotersi sul cittadino disabile, ragion per cui quest’ultimo ha il sacrosanto diritto di chiedere l’annullamento del verbale.
In tal senso si è espressa anche la Corte di Cassazione (Sentenza 21320/17), secondo la quale se nella Ztl circola un mezzo adibito al trasporto pubblico al solo fine del prelievo e dell’accompagnamento, può considerarsi legittimo anche il transito di un veicolo munito di regolare contrassegno disabili. In definitiva: la comunicazione del passaggio entro le 48 ore rimane un obbligo, e va fatta. Tuttavia, coloro i quali dovessero incappare in sanzioni possono appellarsi a questa pronuncia della Cassazione.