Bollo auto senza questi requisiti non ti spetta nulla: enorme taglio alle sanzioni
Ci sono casi in cui è possibile chiedere l’esenzione dal pagamento del bollo. La procedura però non è così semplice come si crede
Ciascun titolare di un veicolo a motore è soggetto al pagamento del bollo. Come ben sappiamo, questa tassa è dovuta anche nel caso l’auto o la moto di nostra proprietà rimangano chiuse in box a prendere polvere.
Questo è solo uno degli aspetti che effettivamente mal dispongono al saldo della tassa più discussa d’Italia. Tanti di noi avranno una vecchia moto da restaurare, un’auto che tra quelle di famiglia viene utilizzata solo poche volte all’anno, ma ci sono affezionati e non vogliono rinunciarvi.
Sono situazioni molto comuni che spesso portano a dover fare delle scelte drastiche: vendere e dimenticarsi una volta per tutte la seccatura di pagare il bollo per un mezzo praticamente inutilizzato.
Pagamento del bollo: ritardi e sanzioni
Molti di noi che si trovano ad affrontare situazioni del genere si saranno chiesti se esistono modi per pagare il bollo in base al reale utilizzo del veicolo. In realtà, a parte rare occasioni, l’esenzione dal pagamento del bollo riguarda solo una fascia molto ristretta di utenza. Per tutti gli altri casi, compresi quelli dove il veicolo non vede praticamente mai la luce del sole, il pagamento della tassa automobilistica è obbligatorio e andrebbe eseguito entro l’ultimo giorno disponibile del mese successivo alla scadenza del precedente bollo.
Dimenticarsi del pagamento è una cosa che può capitare, motivo per cui si concedono diversi giorni di proroga per mettersi in regola senza incorrere in procedimenti sanzionatori gravi. Con il “ravvedimento operoso veloce“, ad esempio, abbiamo modo di saldare l’importo aumentato dello 0,1% per ogni giorno di ritardo, sempre che regolarizziamo tutto entro 14 giorni. Oltre questa soglia, e fino a un mese di ritardo dalla scadenza, si applica l’1,5% su ogni giorno di ritardo; fino a che, a partire dal 91° giorno e fino a un anno dalla scadenza, si applica il 3,75%. Dopo un anno scatta di default una maggiorazione del 30% sull’importo totale. Dopo 3 anni il veicolo è radiato dal Pubblico Registro Automobilistico.
Condizioni per la richiesta di esenzione
In alcuni casi il pagamento del bollo non è dovuto. Prendiamo ad esempio la tutela dei soggetti disabili introdotta dalla Legge 104 – in vigore dal 1992 – per proteggere i diritti delle persone con gravi handicap. Questa legge offre vantaggi fiscali, previdenziali e lavorativi, includendo tra i beneficiari anche gli assistenti, e offrendo l’esenzione da diverse spese, come quelle per i dispositivi medico-sanitari e per i veicoli.
Grazie alle misure di sostegno previste dalla Legge 104, ad ogni disabile con invalidità grave spettano esenzioni fiscali per l’acquisto e le spese di gestione dell’auto, tra cui quelle del bollo. Bisogna però fare bene attenzione, perché ci si addentra in un terreno scivoloso: l’esenzione non è concessa sempre a tutti, ma solo ad alcune categorie di disabili, e pure a condizione che possiedano l’indennità di accompagnamento. Se anche questa misura è stata concessa dall’Asl, quello che rimane da fare è l’adattamento del veicolo alle esigenze di mobilità del suo utilizzatore.