Nuovo blocco, arriva lo stop diesel e benzina: ecco la data chiave

Nuovi problemi da affrontare per chi dispone di auto tradizionali ovvero a benzina e diesel: spunta un nuovo divieto per i veicoli: da quando, e per quali motivi? Ecco cosa succede e chi deve preoccuparsi.

In un contesto di generale difficoltà, gli automobilisti nel nostro Paese devono affrontare una serie di problemi non solo legati ad esempio ai rincari dei carburanti, ai pedaggi o al traffico: ma anche agli stop sulla circolazione. Sempre più massicci.

Per chi? Da quando? E sulla base di quali disposizioni e indicazioni? Come detto, si parla di un blocco relativo a veicoli a motore diesel e a benzina. C’è una data che ha rappresentato lo spartiacque, ed è quella del Marzo 2023. Ma perché?

Dal momento in cui in tutta la Unione Europea sono partiti gli iter relativi alla gestione delle emissioni inquinanti verso i nuovi obiettivi che dovrebbero portare, appunto, alle emissioni zero, molte sono state le decisioni a ‘pioggia’.

Limitazioni, riduzioni di transito, e molto colpite ovviamente sono state le macchine a benzina e diesel, perché sono quelle considerate inquinanti. L’obiettivo della riduzione della presenza di smog passa, inevitabilmente, dalla riduzione delle auto che lo emettono.

Emissioni, inquinamento, ecco un nuovo stop

E in Italia sono per appunto diverse le comunità territoriali e le istituzioni che hanno preso delle decisioni in questa ottica più rigorose. Gli esempi da fare sono tanti: per esempio a Genova è partito lo stop alla circolazione per tante auto.

Quali? Quelle che generano un elevato inquinamento, e che sono ricordati come componenti della categoria Euro 1, con immatricolazione a partire dall’inizio dell’anno 1993.

Queste auto sono considerate impattanti per la loro emissione di monossido di carbonio in misura troppo elevata, per non parlare del particolato. E non è tutto.

I divieti riguardano, ad esempio, anche le auto Euro 3, che sono state immatricolate da inizio 2001. Se queste vetture producono emissione sopra i 2,3 g per km di monossido e 0,2 di particolato, non potranno andare in giro.

Divieti di circolazione per queste auto, quali e da quando

Per quanto concerne le vetture a benzina, se emettono più di 0,15 di ossido di azoto, vale ugualmente lo stop alla circolazione. In quest’ottica, moltissime persone sembrano potersi trovare in difficoltà. Del resto, come risolvere il problema?

Da una parte ci sono i diritti dei cittadini, dall’altra le esigenze collettive di protocolli fattivi che seguano il sentiero della sostenibilità ambientale, la riduzione dei fattori inquinanti e l’adeguamento nei territori ai protocolli di salvaguardia climatica.

La prospettiva, tra ibride e elettriche, è quella di un settore automobilistico più salubre, ma non poche saranno le difficoltà, per i cittadini, nella fase di transizione.