Il limite in autostrada è un tema caro a tutti noi automobilisti. Ecco cosa cambia con l’introduzione del nuovo
Si fa un gran parlare in questi ultimi mesi del limite di velocità in autostrada. Argomento che scotta e che accende continue polemiche relative ad altri due temi sempre evergreen, sicurezza e sanzioni. In un paese come l’Italia, dove i rilevatori di velocità sono piazzati un po’ ovunque, è più che comprensibile.
La velocità in autostrada è qualcosa di molto serio, perché comporta responsabilità e attitudini alla guida spesso sottostimate. C’è quasi la percezione che il limite imposto dal Codice della Strada sia qualcosa di aleatorio, di sovrastrutturale, che esista di fatto per pizzicare gli automobilisti ignari con gli autovelox.
E su questo tema si potrebbe anche aprire un capitolo a parte, perché con i nuovi Safety Tutor ormai presenti su molte autostrade la musica è destinata a cambiare e le sanzioni inizieranno a colpire con grande sollecitudine.
In effetti forse ancora molti di noi non ne sono a conoscenza, ma il numero di chilometri coperti da questo sistema è aumentato in modo considerevole negli ultimi anni. La cosa si fa sempre più seria, perché solo fino a pochi anni fa questi sistemi automatici di rilevamento della velocità media in autostrada coprivano solo 420 i km di tratte, un numero relativamente irrisorio. Da tre anni a questa parte invece il numero di chilometri è aumentato a 1.000, e due anni fa ha raggiunto i 1.400 km.
La notizia dovrebbe mettere in allarme quanti di noi sono abituati ad andarci giù particolarmente pesante col pedale del gas, perché potrebbero incappare in uno di questi controlli automatici senza poter rimediare molto all’eccesso di velocità. Infatti le telecamere dei Safety Tutor sono programmate per rilevare una velocità media su tutto il tragitto, e non solo quella rilevata in un determinato punto. Il che rende del tutto inutile cercare di rientrare nel limite dei 130 km/h in corrispondenza delle telecamere.
Detto ciò si deve tener presente che le tratte autostradali dove sono piazzati i tutor sono quelle più a rischio per il superamento del limite, ma dall’altra parte anche le più sicure per le condizioni di percorribilità. Non a caso alcune di loro sono quelle che il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha indicato come le più indicate per innalzare prossimamente la soglia del nuovo limite autostradale a 150 km/h.
In realtà questa storia del limite a 150 km/h non è nulla di nuovo. Si pensa erroneamente che sia stato introdotto grazie alle nuove misure pensate per la riforma del Codice della Strada, ma non è così. Infatti si tratta di un provvedimento che già l’allora ministro Pietro Lunardi aveva previsto in forma più velata, scaricando sulle concessionarie della gestione autostradale la decisione di applicarlo o meno. Nessuna lo ha ancora fatto a distanza di 20 anni per ragioni legate alla sicurezza, con il timore di perdere clienti e incassare meno. Il provvedimento quindi è già potenzialmente attuabile, bisogna vedere quando e come Salvini si imporrà per renderlo effettivo.
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