Pedaggi, arriva l’aumento devastante: devi pagare di più
In un clima di sfiducia e di preoccupazione per i tanti, troppi rincari, gli automobilisti in Italia devono fare i conti con il problema relativo ai pedaggi: i nuovi aumenti spaventano. Qual è il quadro della situazione? Vediamolo nel dettaglio.
I cittadini italiani sono alle prese con una crescente e spaventosa sequenza di aumenti a tutto tondo, ad ogni livello, e il settore automobilistico non fa eccezione. Come il carrello della spesa in genere, anche i carburanti aumentano: e i pedaggi non fanno eccezione.
Ovviamente stiamo parlando dei pedaggi ai caselli delle autostrade, con aumenti che si registrano a seconda dei casi e delle tratte, facendo seguito ad una vera inversione di tendenza che non si registrava dall’epoca del Ponte Morandi.
Era dal crollo tragico della struttura che le tariffe per i varchi delle autostrade non venivano aumentate. Ma nel 2023 è tutto cambiato, e i prezzi hanno subito una accelerata. Scopriamo i dettagli.
Si era parlato di rincari, e alla fine il governo ha provato a mettere un freno a quelle che sembrano essere delle previsioni decisamente fosche. In che senso e come? Con una norma specifica collocata all’interno del noto provvedimento delle Mille Proroghe.
Autostrade, tariffe, arrivano gli aumenti: scopri dove
Mentre le Concessionarie avevano avanzato esigenza di aumenti, per buona parte questi implementi tariffari sono stati bloccati: ma non tutti. Per appunto, il problema per diversi italiani nasce proprio da qui.
Come noto, dal 1 Gennaio 2023 è già tutto cambiato per diverse tratte: con un decreto che inverte, come dicevamo, una continuità che dal 2018 non si era più messa in discussione quanto a freno sugli aumenti dei prezzi.
Per quanto riguarda la reta ASPI, da inizio Gennaio c’è stato un aumento del due per cento e un rincaro dell’1,34% a partire da inizio Luglio, con un totale di incremento pari dunque al 3,34% annuo.
Pedaggi autostrade: dove aumentano e dove no
Si ricorda che Aspi conta il cinquanta per cento delle rete a pedaggio nel nostro Paese. Il rischio, come dichiara il Governo, è che si potesse arrivare ad un aumento del 5%. Per quanto riguarda invece la rete Gavio?
Secondo gruppo nazionale dietro ASPI, ha previsto un aumento del 9,16% sul tratto padano di Piacenza e Brescia, e del 4,30% sull’area di Torino e Milano. Per Milano (Tangenziale) previsto rincaro del 4,34%.
Sulle altre tratte, almeno ad oggi, o meglio fino a fine anno, la situazione è in stand by. Stop sulla Roma – l’Aquila, d esempio, e anche sulla tratta Brescia Verona Vicenza Padova si cui si era parlato.