Autovelox, ormai devi pagare qualsiasi multa: non puoi più contestare nulla
Dal punto di vista tecnico gli autovelox si fanno sempre più sofisticati. Quelli di ultima generazione riescono ad ottenere immagini nitide. L’esattezza dei rilevamenti rende sempre più rari, se non del tutto inesistenti, i casi di contestazione
Esistono vari tipi di autovelox, come hanno imparato loro malgrado tanti automobilisti.
L’obiettivo principale degli autovelox, come noto, è quello di rilevare gli eccessi di velocità e il loro funzionamento dipende dalla tipologia di rilevatore usato dalla pattuglia.
Tutti gli apparecchi sono in grado di captare le auto che viaggiano oltre il limite di velocità consentito dal Codice della Strada e fotografano chi infrange le regole, multandoli. In ogni caso, tutti gli autovelox sono degli apparecchi dotati di un sofisticato sistema di calcolo della velocità.
Anche se ci sono delle eccezioni e rare situazioni in cui si può contestare la sanzione, in linea di principio l’autovelox risponde a principi inappuntabili perché certifica scientificamente l’infrazione.
In altre parole la misurazione dell’andatura del veicolo, su quel tratto, è quasi impossibile da sbagliare: a meno che i misuratori non sono difettosi, il che è tutto da dimostrare in fase di contestazione. A dire il vero fino a qualche tempo fa esisteva una sorta di exit strategy: poteva capitare che la foto non fosse nitida, che la targa non si leggesse bene, e si poteva avviare un ricorso.
Gli autovelox incontestabili
Autovelox da sempre fa rima con incubo perché la macchinetta nota a tutti gli automobilisti e motociclisti è ideata per rilevare gli eccessi di velocità e, di conseguenza, notificare infrazioni e conseguenti multe. Una vera e propria maledizione che sta per diventare ancora più impattante per le tasche.
I nuovi autovelox poi, sono più efficaci e intelligenti di quelli vecchi ed è sempre più difficile farla franca per gli automobilisti intransigenti. Grazie al crescente apporto tecnologico in dotazione ai nuovi dispositivi, anche i ricorsi sono quasi impossibili, visto che gli apparecchi sono omologati e sono in grado si scattare foto in alta risoluzione.
In pratica non c’è via di scampo. Se la velocità supera i limiti prestabiliti in chilometri compaiono sul display (e un allarme sonoro avvisa l’operatore) e una fotocamera in alta risoluzione ritrae la parte posteriore del veicolo, dove è posta la targa, e l’indicatore di velocità con il giorno e l’ora esatta. Le rilevazioni fornite da codesti strumenti elettronici, sotto un profilo strettamente tecnico, offrono risultati sicuri, sempre che siano perfetti nella loro strutturazione e siano correttamente utilizzati.