Oki, se dopo averlo preso senti questo non salire in auto: rischi la vita
Alcuni farmaci possono mettere a rischio riflessi e attenzione di chi è al volante. L’Oki è efficace contro dolori e infiammazioni. Lo usiamo tutti con estrema frequenza, anche troppo. Attenzione alle controindicazioni alla guida
È il farmaco antinfiammatorio più usato in Italia. Febbre, dolori muscolari, ciclo mestruale delle donne, mal di testa: tutti ricorriamo con estrema frequenza all’Oki, e qualche volta rischiamo di farlo inutilmente e di sprecarlo.
L’Oki contiene come principio attivo ketoprofene sale di lisina che appartiene ad un gruppo di medicinali usati contro il dolore e l’infiammazione chiamati Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei.
Serve a trattare stati infiammatori associati a dolore. In commercio lo si trova sotto forma di granulato in bustina da sciogliere in acqua ma anche sotto forma di supposte e compresse. L’Oki è molto utilizzato perché particolarmente rapido ed efficace. L’effetto dura circa 8 ore considerato che va assunto per un massimo di 3 volte al giorno.
In caso di assunzione di farmaci bisogna stare attenti, poiché gli stessi, se apportano benefici indubbi su un versante, dall’altro, a seconda del soggetto, ma anche della situazione, potrebbero riportare degli effetti controproducenti. Pur essendo un farmaco generalmente ben tollerato, infatti, l’Oki richiede ricetta medica perché come tutti i medicinali può causare effetti indesiderati, sebbene ovviamente non tutti pazienti li manifestino.
Oki, effetti indesiderati alla guida
Per quanto riguarda le controindicazioni, possiamo affermare che gli eventi avversi più comunemente osservati per l’Oki sono di natura gastrointestinale. Se in seguito alla somministrazione di ketoprofene dovessero insorgere sonnolenza, capogiri o convulsioni, il paziente dovrebbe evitare di guidare o usare macchinari. Gli effetti dell’Oki durano circa 8 ore, durante le quali il paziente sofferente che entra in macchina, farebbe bene a sedersi sul lato passeggeri.
Inoltre, quando assunto insieme all’alcol, l’Oki, può provocare forti controindicazioni dato che l’alcol interferisce con lo smaltimento dei medicinali. L’alcol, infatti, compete con il metabolismo dei farmaci al livello del fegato, organo in cui entrambi vengono metabolizzati, col rischio di prolungarne o potenziarne gli effetti (sia desiderati, che indesiderati). In caso di uso combinato è altamente sconsigliato mettersi alla guida.
Massima attenzione anche al sovradosaggio. Se si assume Oki per più di tre volte al giorno, nella maggior parte dei casi, i sintomi osservati sono stati benigni e limitati a letargia, sonnolenza, nausea, vomito e dolore epigastrico ma in ogni caso è stato provato che il conducente mantiene tempi di reazione molto dilatati e manca della capacità di concentrarsi.