Patente, l’esame non serve più: ti basta questo foglio

I possessori di patente A1 e A2 potranno ottenere la A2 o la A senza dover effettuare l’esame pratico. La notizia fa piacere a tanti ma non cambia invece l’iter per chi vuole prendere le patenti A per la prima volta

Si potrà ottenere la licenza di guida senza dover per forza di cose sostenere l’esame specifico: nel 2023 in effetti cambia tutto, con l’arrivo di una svolta. Il nuovo Decreto Infrastrutture Bis ha stabilito che i possessori di patente A1 o A2 potranno ottenere, a seguito di un apposito corso di formazione e senza la necessità di un nuovo esame pratico, il rilascio della patente A2 o A.

La scelta delle autorità di eliminare l’obbligo dell’esame di guida per la patente A nasce dalla necessità di un miglioramento del percorso burocratico che vigeva fino a poco tempo fa. Lo scopo della nuova normativa, secondo la volontà dei legislatori, è quella si snellire le pratiche così da alleggerire il lavoro delle motorizzazioni civili, il cui personale è notoriamente sotto-organico.

Questo scatto automatico, tuttavia, vale solo per chi possiede già una patente A1 (età minima 16 anni) o A2 (età minima 18 anni). Tutti gli altri, devono seguire un corso e sostenere l’esame.

Perché le nuove regole entrino in vigore bisogna tuttavia attendere un decreto attuativo necessario per disciplinare tutti gli aspetti tecnici della questione. Decreto attuativo che ancora è in alto mare.

Patente senza esame con un Corso Certificato

La patente A, per chi non lo sapesse, è quel titolo che permette di poter guidare le moto su strada. Come noto, alcune due ruote possono guidarsi già dai quattordici anni (AM), mentre la patente A1 si guida dai 16 anni in su con 125 cc massima. Quanto alla A2, è ottenibile solo al compimento dei diciotto anni e consente di guidare moto di qualsiasi tipo di cilindrata. Ed eccoci ai cambiamenti.

Fermo restando le regole sulla cilindrata, l’unico obbligo che i cittadini avranno, per avere la patente, sarà quello di andare presso un’autoscuola e fare un corso di sette ore. Solo questo. Una volta che la scuola guida rilascia il certificato di presenza si è autorizzati a chiedere il titolo di guida aggiornato.

Affinché l’iter legislativo sia portato a compimento bisogna decidere come impostare il corso pratico in autoscuola e, soprattutto, come certificare la frequenza del candidato. Tra le ipotesi sul tavolo anche quella di un specifica “App”, messa a punto proprio per certificare la presenza al corso del candidato.