Autovelox, non mostrano mai la velocità giusta: ecco perché
Gli errori degli autovelox colpiscono tantissimi automobilisti che possono ritenersi ingiustamente vittime di un malinteso. Al momento dello scatto non indicano mai con precisione la velocità dei veicoli. Perché?
Tutti gli automobilisti sanno che esistono i limiti da rispettare, per la velocità con cui si viaggia in strada pubblica. Tutti sanno anche che, in base al codice della strada (art.142 cds) dai limiti di velocità non rispettati possono derivare rischi, incidenti e ovviamente sanzioni pesanti: multe, punti patente, con tempo e danaro che si perdono qualora la tolleranza dell’autovelox non basti a dire che si è “rientrati al pelo” ma al contrario, si è commesso un eccesso di velocità.
Nel caso in cui la velocità del veicolo sia superiore al limite di quella strada, il congegno tramite una macchina fotografica scatta una foto o con una videocamera registra la targa del mezzo trasgressore.
Molti automobilisti non sanno che la velocità segnalata dagli autovelox è nettamente inferiore rispetto a quella che viene mostrata dal tachimetro. In genere si pensa sia dovuto all’autovelox tarato male, o alle app che non funzionano come dovrebbero. Si parla di un margine di errore del 10%, ovvero di circa 5 km orari.
La differenza tra la velocità effettiva e quella visualizzata sugli autovelox è il motivo principale dei malintesi che possono anche essere amplificati dagli altri fattori come la pressione degli pneumatici oppure il peso dell’automobile che causano variazioni fino a ulteriori 2 km orari.
Autovelox: l’effetto Doppler
Il funzionamento degli autovelox stradali si basa su un sistema chiamato effetto Doppler: il segnale a microonde dall’antenna direzionale del dispositivo viene riflesso dal bersaglio, in questo caso l’auto, e la sua frequenza viene confrontata con il segnale di andata e ritorno originale.
Grazie a questo funzionamento si ha il calcolo istantaneo della distanza del veicolo: si parte dalla formula distanza = velocità x tempo, dove la velocità è quella della luce. In base al tempo necessario alla luce per raggiungere il veicolo inquadrato e tornare indietro, viene calcolata la distanza. Poi, con un un calcolo a ritroso viene calcolata la distanza del veicolo – conoscendo l’intervallo di misurazione – la velocità del veicolo.
Questo fenomeno induce una misurazione chiara e precisa della velocità del bersaglio nel suo asse. Questo è anche il motivo per il quale viene utilizzato dalle forze dell’ordine per controllare la velocità dei veicoli sulla strada. Secondo quanto dichiarato dalla Legge, gli autovelox devono essere necessariamente segnalati e utilizzati esclusivamente dalle Forze dell’Ordine.