Posto di blocco, se ti beccano senza questo sei rovinato: la revisione non ti basta più

Tutte le norme del CdS sono importanti per la sicurezza stradale comprese quelle relative ai documenti di circolazione. Oggi, in caso di controllo della Polizia, è obbligatorio per Legge esibire il DUC (Documento Unico di circolazione). Cos’è?

Prima di mettersi al volante è fondamentale essere a posto con tutti gli adempimenti di legge. E quindi, per fare qualche esempio: cinture di sicurezza, occhiali se indicati nella patente di guida, portare sempre con sé i documenti, compreso il libretto di circolazione che da novembre 2021 è chiamato DUC (Documento Unico di circolazione).

Non è solo un foglio, ma un documento di fondamentale importanza, che bisogna sempre avere con sé nella propria macchina, in caso di eventuali posti di blocco da parte della Polizia. Il DUC sostituisce le due carte che prima rappresentavano i documenti di identità dell’auto, ossia il certificato di proprietà e il libretto di circolazione.

Entrambi questi documenti, se emessi prima del 1° ottobre 2021, giorno in cui è entrato in vigore il DUC, risultano validi finché non avviene un evento (richiesta duplicato, passaggio di proprietà, nuova immatricolazione) che prevede per l’appunto il Documento Unico.

La rivoluzione non è per tutti. Il passaggio al Documento Unico è previsto per autoveicoli, motoveicoli e rimorchi ma non per ciclomotori e minicar (assimilate ai quadricicli) che continueranno ad avere due documenti. Il DUC è rilasciato dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile: il riferimento normativo è il Decreto legislativo n. 98/2017.

Cos’è il DUC? Cosa si rischia a non averlo?

Nel documento DUC risultano i dati identificativi del veicolo, la situazione giuridica dell’automobilista e la situazione patrimoniale dell’auto posseduta. Qui si precisa quali sono i dati riportati dal DUC:

Dati tecnici del veicolo;
Dati di intestazione del veicolo;
Dati validati dal PRA (Pubblico Registro Automobilistico);
Dati riguardanti la cessazione del veicolo dalla circolazione dopo demolizione o definitiva esportazione all’estero;
Dati su eventuale sussistenza di privilegi e ipoteche, provvedimenti amministrativi e giudiziari che incidono sulla proprietà o disponibilità del veicolo annotati presso il PRA e provvedimenti di fermo amministrativo.

Chi non lo porta con sé è soggetto a verbale: entro alcuni giorni comunicati dalla Polizia stessa è necessario presentarsi agli uffici delle Forze dell’Ordine in questione per mostrare il documento. Chi non lo fa e non rispetta quindi la norma, rischia di vedersi arrivare a casa, consegnata dal postino, una raccomandata di quelle che fanno tremare, contenente una multa che può arrivare a sfiorare i 2.000 euro.