Revisione, la legge sbarcata così: da ora si fa ogni 3 mesi | Costi di manutenzione altissimi
La revisione è solo una delle tante voci che incidono sul mantenimento di un veicolo, la sicurezza si paga ad alto prezzo
I costi per mantenere un’auto in Italia sono diventati davvero proibitivi. Ultimamente abbiamo assistito al rialzo del premio assicurativo che, come se non bastasse, in soli 12 mesi ha subito rincari dal 18% al 25%, raggiungendo la cifra media a livello nazionale di 526 euro.
Ma non è l’unica fonte di preoccupazione per un automobilista, perché le voci che pesano come un macigno sul costo finale di mantenimento dell’auto sono le più svariate. A partire dal prezzo del carburante ormai da tempo alle stelle, che già da solo è un problema serio con cui bisogna convivere quotidianamente.
Se a tutto questo sommiamo anche le spese di bollo, in vetta alla classifica tra le tasse automobilistiche più care d’Europa, si capisce bene che non ci vorrà molto per trasformare l’auto in Italia in un bene di lusso. E non ci sono incentivi che tengano, se le cifre per acquistare un nuovo veicolo sono per la maggior parte dei consumatori ancora inavvicinabili.
La sicurezza prima di tutto
Il tema è che sui costi per mantenere un’auto non solo pesano assicurazione, benzina e bollo, ma anche quelli più insidiosi e nascosti di manutenzione. Un’auto, a seconda del marchio e del modello, è spesso costretta a frequenti pit stop dal meccanico, soprattutto quando “forzati” per rimettere a norma una serie di guasti e difetti che impediscono al veicolo di passare la revisione.
Meglio infatti prepararsi in anticipo al grande appuntamento, che prima o poi arriva per tutti. Sarà allora che dovremo sottoporre il veicolo al normale controllo tecnico periodico effettuato dalle officine autorizzate dal Ministero dei Trasporti o direttamente presso la Motorizzazione. Freni, ammortizzatori, sterzo, pneumatici, emissioni dentro la norma, e tutta una serie di controlli sulla sicurezza della nostra auto sono infatti obbligatori per poter circolare. Solitamente la revisione per le auto si effettua ogni 2 anni, ma per alcune categorie di veicoli le revisioni tecniche periodiche sono molto più frequenti.
Revisioni più stringenti
Quando si parla di manutenzione degli aeromobili, ad esempio, i controlli si fanno decisamente più seri e incalzanti delle revisioni auto, come è giusto che sia per garantire la sicurezza. Esistono controlli pre e post-volo eseguiti dai piloti prima e dopo ogni volo, ma anche tutta una tipologia di controlli, sia rapidi sia più approfonditi, che dipendono dal numero di cicli compiuti dall’aereo, ovvero da quanti decolli e atterraggi ha effettuato. Per fare questi controlli si deve necessariamente fermare l’aereo per un certo periodo di tempo, consentendo agli esperti di portare a termine una revisione approfondita e garantire che ogni componente sia in perfette condizioni.
Oltre ai classici controlli giornalieri e settimanali, ogni velivolo si deve sottopporre obbligaroriamente a revisioni più approfondite e mirate che vanno agendate ogni ogni 6-8 mesi se si tratta di controlli più rutinari, dopo 3500 ore di volo circa, oppure ogni 18-24 mesi quando invece si deve effettuare una revisione più approfondita del velivolo. Nella maggior parte dei casi si tratta di interventi molto delicati che possono durare da 8 a 15 giorni. In Italia l’Enac svolge un ruolo di primaria importanza nella vigilanza degli aeromobili e garantisce che siano sempre in grado di volare in sicurezza. L’obiettivo finale di questa vigilanza è il rilascio dell’Airworthiness Review Certificate, un documento che certifica la conformità dell’aereo alle norme di sicurezza.