Furti, ecco il trucco dei ladri di gomme: le ritrovi così e magicamente il giorno dopo non ci sono più

Per alcuni ambientalisti, SUV e veicoli di grossa cilindrata sono “colpevoli” dell’aumento del gas serra. Alcuni dei loro gesti hanno preso di mira gli pneumatici provocando non pochi disagi a diversi automobilisti

Immaginate di svegliarvi di mattina presto, recarvi in strada per salire sulla vostra auto per andare a lavoro e accorgervi che quasi tutte le ruote sono sgonfie o bucate. E’ quello che è accaduto ad alcuni cittadini italiani vittime di atti vandalici.

Per capire il motivo per cui gli ambientalisti hanno sgonfiato o in alcuni casi bucato le gomme di Suv e vetture di grossa cilindrata parcheggiate in strada bisogna leggere il volantino apposto sul tergicristallo di ogni vettura danneggiata. La prima riga recita: “Non prenderlo sul personale non ce l’abbiamo con te, ma con la tua auto di lusso“.

Gli autori di questi gesti che hanno provocato non pochi disagi per numerose famiglie sono le attiviste che fanno parte del cosiddetto collettivo delle SUVversive. Alcuni di loro sono noti come il collettivo transnazionale denominato Tyre Extinguishers che ha letteralmente dichiarato guerra a questo tipo di veicoli giurando di sabotarli.

Secondo quanto riportato da un articolo pubblicato su Bloomberg, il gruppo ha portato a segno oltre 6.500 “colpi”, lasciando in panne i malcapitati, colpevoli di possedere e guidare veicoli accusati di inquinare in maniera eccessiva il nostro pianeta.

La crescita del movimento ambientalista

Il fenomeno di protesta contro l’inquinamento terrestre in realtà sta prendendo sempre più piede. Episodi di questo tipo si stanno moltiplicando in tutti i paesi del globo, a partire dagli Usa e fino ad arrivare alla Nuova Zelanda, senza risparmiare il Vecchio Continente dove casi di questo genere si sono registrati in Austria, Francia, Germania, Paesi Bassi, Svezia, Regno Unito.

I gesti per quanto potranno essere simbolici hanno comunque rappresentato un disagio per i cittadini e può essere considerato un atto vandalico a tutti gli effetti. Secondo il collettivo queste azioni servono per sensibilizzare la gente e l’opinione pubblica sull’argomento e questo fenomeno si sta espandendo al punto che anche altre organizzazioni si sono mosse per via delle politiche ambientali creando non pochi disagi duranti eventi sportivi molti importanti.

Ad esempio, i ragazzi di Just Stop Oil hanno invaso la pista nel Gran Premio di Formula 1 di Gran Bretagna, oppure il gruppo francese Derniere Renovation è riuscito ad interrompere una tappa del Tour de France, mentre a Roma si sono svolti alcuni flash mob che hanno bloccato la circolazione del Grande Raccordo Anulare.