Michael Schumacher, dopo anni arriva la notizia che non volevamo sentire mai: lacrime a fiumi
Il nome di Michael Schumacher torna d’attualità grazie l’ex compagno in Benetton, Johnny Herbert. Al centro l’intervista choc dell’AI a Michael Schumacher, pubblicata recentemente da “Die Aktuelle”
Sono passati quasi dieci anni dal tragico incidente sulle montagne di Meribel di Michael Schumacher. La famiglia ha sempre mantenuto lo stretto riserbo circa le sue condizioni e come sta oggi il sette volte iridato non è ancora dato saperlo.
Emergono dettagli però poco edificanti, trapelati anche nelle scorse settimane: un protagonista del passato motoristico è andato nettamente a definire il suo giudizio su quanto accaduto a Schumacher. Si tratta di Johnny Herbert, compagno del tedesco proprio quando stava sbocciando il suo talento, che pur non rimanendo in contatto con la famiglia, ha difeso ugualmente Schumacher.
Le sue condizioni di salute, infatti, sono state al centro della discussione qualche settimana fa, con un tabloid tedesco, che utilizzando l’intelligenza artificiale, ha simulato un’intervista con Schumacher: un atto che va contro ogni deontologia.
Le prime parole di Herbert si sono scagliate contro l’intervista choc dell’AI a Michael Schumacher, pubblicata da Die Aktuelle. Una chiacchierata fake che ha creato scalpore e che è costata anche la testa della direttrice del giornale che ha realizzato l’intervista a Schumacher, licenziata in tronco.
Le parole di Herbert ad Ice 36
Johnny Herbert ha parlato del suo rapporto personale col sette volte campione del Mondo di Formula 1: “Non ci siamo sempre visti negli occhi. Era spietato, ma è per questo che ha ottenuto ciò che ha ottenuto“. Schumi, del resto, non ha mai nascosto la sua fame di vittoria, anche grazie al suo smisurato talento al volante.
Schumacher ed Herbert furono compagni nel 1994 e 1995, sottolineando come in pista aveva un bel caratterino: “C’era un lato oscuro in Schumacher, non siamo sempre andati d’accordo, ma è innegabile il grande merito in pista, guadagnandosi tutto quello che ha meritato. È stato anche fortunato ad avere persone giuste intorno a lui, come Flavio Briatore, ma anche Ross Brawn e Rory Bryne“.
Poi affonda il colpo: “L’intervista di quella rivista tedesca è stata orribile. Questo è il mondo moderno e folle dell’IA – ha aggiunto l’ex pilota di Formula 1 – e quanto può essere pericoloso. Questo è stato un perfetto esempio di utilizzo in un modo completamente sbagliato. Capisco il fascino per Michael, perché la storia non ha ancora una parola fine. C’è un fascino infinito per Michael”, poi ha specificato: “Non ho alcun contatto con la famiglia. Tutto è tenuto molto segreto“.