Targa auto, stanno mettendo tutti il nastro adesivo: il motivo ti lascerà senza parole
Si sta diffondendo sempre più la moda di applicare del nastro isolante sulla targa, ma attenzione, le sanzioni sono pesantissime e si configurano reati gravi
Sporca, ammaccata, in parte attaccata al paraurti e in parte no, quella placca di metallo in cui è impresso un codice formato da lettere e numeri obbligatorio per circolare su tutte le strade è pur sempre la nostra “targa”. Dovremmo imparare a non maltrattarla e a sincerarci più spesso del suo stato di salute, perché da lei dipendono molte cose.
La targa dell’auto è un elemento fondamentale e obbligatorio per qualsiasi veicolo, la sua importanza deriva dal fatto che è la sola cosa che permette realmente di identificare in modo unico il veicolo e il suo proprietario in caso si renda utile soprattutto per le situazioni di emergenza. Ma non solo. Come ben sappiamo, la targa è necessaria per la registrazione dell’assicurazione, per il pagamento del bollo, per associare il relativo libretto di circolazione alla macchina e per la verifica della revisione periodica.
Come ogni nostro documento identificativo, così anche ogni targa è solo nostra, con la sua serie di lettere e numeri che ne caratterizzano la sua unicità. Solo grazie a questo complesso sistema di codici sono possibili controlli da parte delle autorità, in primis per garantire il rispetto delle norme del Codice della Strada, ma anche per individuare eventuali veicoli rubati utilizzati dai delinquenti comuni per commettere furti e rapine.
Tutto per eludere i controlli
Motivo per cui la contraffazione della targa si configura come un grave reato penale punibile con l’arresto fino a sei mesi e con una multa da migliaia di euro. Se questi sono i rischi, perché ancora si continua a farlo? Se una volta era molto diffusa la pratica di cospargere la targa con i materiali più strani, come ceralacca, alcol e altro ancora, con la speranza di eludere i controlli degli autovelox, oggi i sistemi si sono sofisticati.
I furbetti sperano che utilizzare uno di questi stratagemmi per rifrangere il flash dell’autovelox sia sufficiente per rendere il codice illeggibile ed evitare che le forze dell’ordine possano risalire al legittimo proprietario del veicolo, ma a volte questo trucco è facilmente riconoscibile dall’occhio di un agente esperto durante i normali controlli.
Il trucco del nastro adesivo nero
Così anni e anni di pratica, nella speranza di trovare il sistema definitivo per eludere i controlli delle telecamere, hanno portato ad escogitare la tecnica più raffinata del nastro isolante nero. Con questo sistema la targa avrà un’apparenza del tutto normale, non sarà pasticciata da fango o da altro, e non darà molto nell’occhio a una prima rapida ispezione del mezzo da una certa distanza. Il trucco è molto semplice.
Il nastro isolante nero viene applicato con molta abilità solo su una delle lettere o dei numeri della targa in modo da non alterarla vistosamente. In questo modo un vero professionista della contraffazione riesce a trasformare senza grandi sforzi un 5 in un 8, ad esempio, o una J in una U. Sembra tutto facile e funzionale, ma questo giochetto non ha mai vita lunga e in breve si verrà smascherati. In caso questo accada si incorre nella violazione dell’articolo 489 del Codice Penale che sancisce l’arresto e una sanzione compresa tra 2.000 e 8.000 euro per chi modifica la targa anche di un solo carattere con l’accusa di “falso in atto pubblico”.