La ZTL ha un impatto notevole sulla libertà di movimento. L’area Ztl è interdetta a coloro che utilizzano veicoli inquinanti ma le restrizioni si estendono anche ad altre categorie. Tuttavia alcune categorie sono quasi ovunque esonerate dal divieto di circolazione
Con l’acronimo ZTL si intende Zona a Traffico Limitato, un pezzo ben delimitato della città all’interno del quale è possibile circolare con mezzi a motore solo se si è autorizzati, se si possiede l’apposito pass o se si paga un ticket d’ingresso.
È grazie alle ZTL, di fatto, che i centri delle nostre città sono diventati quasi pedonali, con un numero ridotto di auto che si muovono al loro interno in determinati orari. L’istituzione di una ZTL può essere spinta da diversi fattori: per mantenere il decoro e la bellezza delle città, per ridurre l’inquinamento, per aumentare la sicurezza dei pedoni, e via dicendo.
Il regolamento delle ZTL cambia di città in città. Sta al singolo Comune, per esempio, decidere gli orari in cui la ZTL è in vigore: sta ai singoli automobilisti, dunque, verificare se in quel dato orario è possibile o meno oltrepassare i varchi della ZTL. In genere nelle città italiane vige il libero ingresso nelle Zone a Traffico Limitato durante i fine settimana.
Quasi tutti i Comuni, poi, permettono alle auto e moto elettriche di entrare in ZTL senza pagare. Ma anche a Taxi, veicoli del car sharing, a noleggio e Noleggio Con Conducente (NCC). Molti Comuni aprono le ZTL anche alle auto d’epoca o d’interesse storico e ad alcuni mezzi da lavoro come le autogru.
Il principio di fondo del divieto Ztl è il suo valore limitato. Lo stop all’accesso non è assoluto ovvero non coinvolge tutti i veicoli. Spetta ai singoli Comuni individuare l’area coinvolta e dunque fissare limiti ed eccezioni. Tuttavia alcune categorie sono quasi ovunque esonerate dal divieto di circolazione. Si tratta di:
– veicoli dei residenti in una delle vie della Zona a traffico limitato;
– mezzi pubblici e veicoli adibiti a servizi di linea;
– mezzi di soccorso;
– veicoli di polizia stradale e vigili del fuoco;
– taxi;
– veicoli adibiti al trasporto di disabili, purché dotati di apposito contrassegno.
L’automobilista che transita all’interno di una Ztl senza autorizzazione riesce difficilmente a farla franca. L’occhio implacabile della telecamera, registra infatti il passaggio dell’auto e annota il numero di targa. La conseguenza è la ricezione di una multa di un importo variabile tra 84 e 335 euro
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