Protagonista assoluto della storia automobilistica italiana, sia a livello produttivo – economico che sportivo, Gianni Agnelli è l’icona Fiat, e non solo: e in tal senso, la sua collezione di vetture non poteva essere che incredibile.
Chiunque ne abbia vissuto l’epoca, o l’abbia conosciuto, non può che riferirsi a Gianni Agnelli come una delle figure più iconiche non solo dell’economia nazionale: ma della storia italiana, e soprattutto quelle delle auto ‘tricolori’.
Per chi non lo sapesse, Gianni Agnelli è stato l’architrave e il leader della Fiat, la più grande casa di produzione di auto nazionale: a capo del colosso di Torino per una trentina di anni, si è spento ormai dieci anni fa, nel 2003.
La sua storia, non solo a livello di alta finanza e quanto a produzione di auto, è davvero suggestiva, particolare, unica per molti versi. Nei suoi ricchi, in ogni senso, 82 anni di vita, Gianni Agnelli è diventato anche un simbolo, una icona.
Lui, amante di un certo stile, innovatore, propositore di strategia di altissima finanza e, al contempo di nuove tendenze di costume: Gianni Agnelli, per tutto l’Avvocato, ha inevitabilmente condizionato generazioni coi suoi modi di fare.
Le auto, ovvio, sono state sempre il perno della sua vita: l’amore per i motori ha contraddistinto la gran parte dell’esistenza dell’avvocato, tanto è vero che anche il suo privatissimo garage era pieno zeppo di auto da urlo.
Volto cruciale della storia automobilistica italiana e mondiale, il Leader Fiat poteva forse avere poche auto o di poco valore tra quelle di sua ‘proprietà? Ce ne sono davvero tante: e con delle sorprese molto stuzzicanti.
Di certo non potevano non esserci le Fiat, ma anche le Ferrari: del resto Fiat assorbì il controllo del marchio del Cavallino: Gianni Agnelli amava le Rosse, e per esempio volle godersi la 166 Touring, con vernici verdi e blu.
Potenza e stile anche per la Berlinetta Vignale n° 212: con forme da vero spettacolo. Ma anche la 375, in versione coupè, pensata da Pininfarina su richiesta diretta dell’avvocato. Quanto alle Fiat? Vediamone alcune delle sue.
Fece molto parlare il gioiellino Lancia Delta: pare che l’avvocato fosse molto affezionato al progetto di questo tipo di Fiat, per quanto poi ne abbia possedute davvero tante. Per esempio, anche una Fiat 123, che sfruttava per andare a sciare, un’altra delle sue passioni.
Si ricorda anche la 600 Multipla, che l’Avvocato sceglieva per i suoi spostamenti estivi, e sempre ideata da un progetto targato Pininfarina. La 500 Spiaggia, invece, era un’altra opzione sempre ‘balneare’ per Gianni Agnelli.
Spazio ancora alla Fiat 130 Villa d’Este, con una potenza davvero enorme per quel periodo, e soluzioni specifiche quali il cambio automatico e i 200 km/h che, per una ‘familiare’, era davvero eccellente.
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