Revisione, finalmente c’è l’addio ufficiale: tieniti i tuoi soldi in tasca | Non la farai più
Dalla revisione biennale non c’è scampo, almeno fino ad oggi. Si apre l’era della rivoluzione a motori
Grazie a una buona manutenzione periodica dell’auto allunghiamo la vita dei nostri veicoli ed evitiamo l’insorgere di problemi più gravi che incidono non solo sul portafoglio, ma sulla sicurezza stradale di tutti gli altri automobilisti.
Passare la temuta revisione è proprio questo, effettuare cioè un check up periodico dei nostri mezzi per essere certi che una volta su strada siano affidabili e sicuri. Motivo che dovrebbe indurci più spesso – e non solo perché obbligati per legge – a revisionare le parti meno visibili, ma non per questo meno importanti della nostra auto, come freni, ammortizzatori e cinghia di trasmissione, oltre che i classici livelli.
Per una manutenzione responsabile del proprio veicolo è sempre consigliabile riparare anche quei piccoli difetti meccanici a cui spesso prestiamo poca attenzione, ma che possono portare a guai più seri. In questo senso la revisione dovrebbe essere vista più come un’opportunità per scongiurare problemi di affidabilità del veicolo, specialmente se con qualche anno di servizio alle spalle.
Prendila come un’occasione per un controllo di sicurezza
A questo proposito è bene affidarsi alla competenza dei meccanici autorizzati dal Ministero dei Trasporti per effettuare la revisione biennale. Al primo posto per garantire la sicurezza e la stabilità gli esperti consigliano un controllo dell’intero impianto frenante, che va dal livello del liquido dei freni alla sostituzione delle parti troppo compromesse, come pastiglie e dischi.
Dai freni agli pneumatici il passo è breve. Altro fattore determinante per passare la revisione è montare gomme sempre performanti, con battistrada profondi almeno 1,6 mm, anche se, a quanto sostengono gli esperti, già quando lo spessore degli pneumatici è inferiore ai 4 mm questi finiscono per non aderire bene al manto stradale. Tenerli sempre al top della loro efficienza aiuta a evitare incidenti e migliora la stabilità dell’auto riducendo lo spazio di frenata.
Finalmente qualcuno ha detto basta
Ovvio che, con tutte le componenti presenti in un’auto, qualsiasi cosa può andare storto durante una revisione. Così, al costo ordinario di ben 54,95 euro andrà a sommarsi anche quello per la sostituzione del pezzo fuori uso. Fortunatamente dal primo gennaio 2023 al 31 dicembre è possibile richiedere allo Stato un piccolo bonus di 9,95 euro per scontare almeno un quinto delle spese. Si tratta però di una goccia nell’oceano, ma c’è chi ha fatto di meglio. Dato il malcontento che si è creato intorno al tema della revisione obbligatoria, alcuni Paesi europei stanno pensando addirittura di abolirla e chissà se l’Italia seguirà prima o poi il loro esempio.
La Francia si conferma ancora una volta come apripista delle rivoluzioni civili grazie ad alcune associazioni di categoria che hanno lottato duramente per portare avanti le loro richieste. La Federazione Motociclistica Francese – in particolare – ha ottenuto un risultato senza precedenti che potrebbe aprire la strada ad un’abolizione più generalizzata in tutta Europa della revisione tecnica dei veicoli. In Francia si festeggia così una nuova era, con l’abolizione della revisione periodica, al momento solo per i veicoli a due e tre ruote. Altri paesi europei stanno già seguendo il suo esempio, l’Italia resterà solo a guardare?