Codice della strada, non puoi più tenere questa cosa sulla tua auto: ti beccano e la multa ti spezza
L’inquinamento acustico rappresenta una delle principali fonti di stress ambientale per i cittadini delle grandi città. I rumori molesti nelle strade sono un problema costante e spesso sono legati al traffico veicolare. Clacson usati in maniera indiscriminata, urla, motori rumorosi, moto che sfrecciano sono solo alcune delle fonti di rumore che affliggono i cittadini.
Le conseguenze dell’inquinamento acustico possono essere molteplici, tra cui problemi di salute come stress, ansia, depressione, ipertensione e disturbi del sonno. Inoltre, i rumori molesti possono causare anche problemi di comunicazione, limitando la capacità dei cittadini di ascoltare gli altri e di concentrarsi.
Uno dei principali responsabili dell’inquinamento acustico è il traffico veicolare. Le auto, i camion e le moto sono tra i principali generatori di rumore nelle strade. Tuttavia, non è solo la quantità di veicoli che circolano nelle strade a causare il problema, ma anche il modo in cui vengono utilizzati. Clacson usati in maniera eccessiva, motori non adeguatamente manutenuti e guidatori che accelerano in modo brusco sono solo alcune delle cause del rumore.
Le auto che passano sulle strade possono produrre rumori intensi, soprattutto se non sono dotate di sistemi di scarico adeguati o se sono guidate in modo aggressivo.
Spesso non siamo consapevoli che produrre rumore acustico oltre le soglie consentite può portare a delle sanzioni, anche belle pesanti!
Infatti se il rumore supera la soglia critica degli 87 decibel, il conducente può essere multato con una sanzione che va da 42 a 173 euro. Anche se la multa può sembrare modesta, è importante sottolineare che la produzione di rumore acustico può essere fonte di disturbo per i residenti e che è necessario rispettare le norme per garantire la convivenza civile.
Manomettere la marmitta o non attuarne una manutenzione adeguata può essere un motivo per cui le forze dell’ordine potrebbero essere propense a fermarci e ad effettuare un controllo sulle emissioni acustiche prodotte dalla nostra auto.
Nel caso in cui venga anche rilevato che il veicolo ha subito modifiche tali da non rispettare più le caratteristiche indicate nel certificato di omologazione, le sanzioni potrebbero essere ancora più pesanti: in questo caso, il conducente è soggetto ad una sanzione amministrativa che può variare da 430 a 1.731 euro, oltre alla pena accessoria del ritiro della carta di circolazione.c
È importante sottolineare che non solo i clacson e i motori rumorosi possono produrre rumore acustico, ma anche le auto con i finestrini aperti, i radio-cd portatili e gli impianti hi-fi possono causare disturbo acustico. Pertanto, è necessario prestare attenzione anche a questi fattori durante la circolazione. Per ridurre il rumore acustico prodotto dai veicoli, esistono diverse soluzioni tecniche, come l’utilizzo di marmitta silenziata o l’installazione di pannelli fonoassorbenti. Inoltre, i conducenti possono fare la loro parte attraverso una guida consapevole e rispettosa degli altri utenti della strada.