Patente, scatta la legge a 16 anni: si può guidare l’auto
L’età dei neopatentati è un tema caldo in molte parti del mondo. Le statistiche mostrano che i giovani guidatori sono molto più inclini a provocare incidenti rispetto ai guidatori più esperti. In particolare, secondo alcune ricerche, il rischio di incidenti per i guidatori di età inferiore ai 20 anni è quattro volte superiore rispetto ai guidatori più anziani.
Per questo motivo, molti paesi hanno introdotto restrizioni sulla patente per i giovani. Ad esempio, in molti paesi europei, è necessario aver compiuto 18 anni prima di poter prendere la patente. Inoltre, la patente stessa viene rilasciata solo dopo il completamento di un corso di formazione obbligatorio e il superamento di un esame di guida.
In Italia, ad esempio, i giovani possono prendere la patente a 18 anni, ma con una serie di restrizioni. In particolare, la potenza del veicolo che possono guidare è limitata, così come i limiti di velocità ridotti e il numero di passeggeri che si può trasportare durante le ore notturne.
Ci sono opinioni contrastanti su quale sia la politica migliore per ridurre il rischio di incidenti tra i giovani. Alcuni sostengono che l’età minima per prendere la patente debba essere aumentata e che la formazione dei giovani guidatori debba essere migliorata. Altri, invece, ritengono che limitare la potenza dei veicoli guidati dai neopatentati sia la soluzione migliore.
Ma siamo così sicuri che aumentare l’età con cui si può conseguire la patente sia un ottimo deterrente agli incidenti? Il caso Stati Uniti!
Negli Stati Uniti, il processo per ottenere una patente di guida è suddiviso in diversi livelli, con restrizioni specifiche per i guidatori novizi.Il primo livello è la patente a permesso, che consente di guidare solo in presenza di un guidatore esperto accanto. Questa patente viene concessa ai neopatentati a partire dai 16 anni. Il neopatentato deve completare una serie di ore di guida con un guidatore esperto e superare un esame scritto.
Il secondo livello è la patente intermedia, che consente di guidare da soli, ma con alcune restrizioni. Questa patente viene concessa ai giovani guidatori a partire a 17 anni e le restrizioni includono il divieto di guidare durante la notte, il divieto di trasporto di altri passeggeri (ad eccezione di alcuni stati come ad esempio la Florida) e il divieto di utilizzo del telefono cellulare.
Il terzo livello è la patente completa, che non ha restrizioni specifiche. Questa patente viene concessa ai guidatori che hanno superato un periodo di guida provvisoria, abbiano compiuto 18 anni, e hanno completato con successo un esame di guida.
Questa tipo di “livellizzazione” della patente si è resa necessaria negli Usa dopo aver spulciato le statistiche degli incidenti registrati: quest’ultimi evidenziano come la problematica più impattante sia l’inesperienza, l’alta velocità e la presenza di adolescenti in auto. La guida notturna inoltre comporta un rischio di incidente fatale tre volte superiore tra i minori di 18 anni rispetto alle persone adulte.
Grazie a questa norma, tra il 1996, data dell’entrata in vigore della GDL (Graduated Driver Licensing Systems) e il 2017, il numero di incidenti mortali che coinvolgono ragazzi sotto i 20 anni, è diminuito del 53%. Decisamente un gran bel risultato!