Auto, scatta il divieto assoluto in Italia: non potranno più venderle così
L’idea dell’auto a guida autonoma, ovvero un veicolo capace di guidarsi da solo senza l’intervento umano, è stata per lungo tempo un sogno per molti. Tuttavia, la realizzazione pratica di questa tecnologia è stata molto più complicata di quanto ci si potesse aspettare.
Gli esperti in tecnologia e ingegneria hanno sviluppato diversi livelli di automazione per le auto a guida autonoma. Il primo livello, il cosiddetto “livello 0“, si riferisce ad un’auto senza alcuna forma di automazione, dove il guidatore ha il pieno controllo del veicolo.
Il livello 1, invece, prevede l’automazione di alcune funzioni, come il controllo della velocità o il mantenimento della corsia. In questo caso, il conducente deve sempre essere attento alla strada e pronto a intervenire in caso di necessità. Al livello 2, l’automazione è più avanzata e il veicolo è in grado di gestire contemporaneamente più funzioni, come l’accelerazione, la frenata e il mantenimento della corsia. Tuttavia, il conducente deve ancora essere presente all’interno del veicolo e pronto ad intervenire in caso di emergenza.
Al livello 3, l’automazione raggiunge un livello ancora più avanzato. In questo caso, il veicolo è in grado di gestire in modo autonomo la maggior parte delle funzioni di guida, ma il conducente deve ancora essere presente a bordo e pronto ad intervenire in caso di emergenza. Al livello 4, il veicolo è in grado di gestire completamente la guida in determinate condizioni, come in autostrada o in zone limitate. In questo caso, il conducente può anche abbandonare temporaneamente il controllo del veicolo. Al livello 5, infine, il veicolo è completamente autonomo e non richiede la presenza di un conducente umano. In questo caso, il veicolo è in grado di gestire completamente la guida in qualsiasi condizione.
Ma come è regolata in Italia la circolazione delle auto a guida autonoma?
Nonostante l’enorme potenziale delle auto a guida autonoma, ci sono ancora molte sfide da affrontare prima che questa tecnologia possa diventare una realtà quotidiana. Uno dei maggiori ostacoli è rappresentato dalla sicurezza, in quanto le auto a guida autonoma devono essere in grado di garantire una guida sicura e affidabile in qualsiasi condizione.
Inoltre, ci sono anche questioni legali e di responsabilità che devono essere affrontate. In caso di incidenti o guasti tecnici, chi sarebbe responsabile? Il conducente, il produttore del veicolo o il software di guida autonoma?
In Italia, la regolamentazione delle auto a guida autonoma è ancora in fase di sviluppo e permette l’utilizzo su strada delle automobili con livello di automazione 1 e 2. Attualmente, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sta lavorando alla definizione di una normativa che consenta l’uso delle auto a guida autonoma di livello superiore a 2 sulle strade italiane . Tuttavia, il percorso verso l’approvazione di una normativa completa è ancora lungo e soprattutto sarà necessario metter mano al codice della strada. Nel frattempo l’Europa, a partire dall’estate del 2022, ha dato via libera alla circolazione di mezzi self-driving tramite la convenzione di Vienna, per cui ogni Paese dovrà adeguarsi in tal senso in prospettiva futura.
Uno dei principali ostacoli alla regolamentazione delle auto a guida autonoma è rappresentato dalle questioni di sicurezza. Le auto a guida autonoma devono essere in grado di operare in modo sicuro e affidabile in una vasta gamma di condizioni di guida, compresi gli imprevisti. Inoltre, è importante garantire che i veicoli autonomi siano in grado di interagire in modo sicuro con gli altri veicoli sulla strada, compresi i veicoli guidati da esseri umani. Ad oggi in Italia le auto con un livello di autonomia elevato non possono circolare perché non contemplate nel codice della strada, ma finalmente il primo ok dalla Commissione Europea aprirà le porte a importanti sviluppi in tal senso!