Bollo auto, con questo semplice trucco lo paghi molto meno: risparmi un capitale
Il pagamento del bollo può avere un grave impatto sul budget di mantenimento di un’auto, esistono però soluzioni per risparmiare
Ogni anno, immancabile, scatta il pagamento del bollo in occasione dell’anniversario di immatricolazione del veicolo. Una delle tasse che creano più mal di pancia agli italiani costringe spesso gli automobilisti a farsi i conti in tasca prima di acquistare una nuova auto.
Il bollo è un’imposta sul possesso di un veicolo a motore da versare nelle casse della propria regione di residenza. Per calcolare quanto dovremo pagare per la nostra auto entrano in gioco una moltitudine di variabili, la più importante è la potenza del motore espressa in kilowatt. Ogni regione però applica le sue tariffe, così come a ogni veicolo corrisponde in generale una quota relativa al tipo di alimentazione, alla classe di emissioni e all’anno di immatricolazione.
La domanda che tutti si fanno è: esistono dei modi legali per pagare meno? Quali sono le soluzioni a disposizione per riuscire ad evitare la scure di una delle tasse automobilistiche più care d’Europa? Ebbene sì, esistono dei sistemi che ci aiutano a pagare sensibilmente meno. Vediamo quali.
Chi deve pagare e qual è il sistema di calcolo
Sono tenuti a pagare l’imposta sui veicoli a motore le auto, i ciclomotori, i quadricicli leggeri e i mezzi con particolare interesse storico o collezionistico, come quelli con più di vent’anni o quelli che hanno superato i trent’anni di età. Nel caso di auto storiche con più di trent’anni alle spalle si parla più propriamente di una “tassa di circolazione” del valore di circa 28 euro, che nel caso dei motocicli si aggira sugli 11 euro.
Ma come si calcola precisamente l’importo da pagare? La formula prevede la moltiplicazione della tariffa base imposta dalla propria regione per la potenza fiscale del veicolo (kilowatt), moltiplicata a sua volta per il coefficiente ambientale.
Soluzioni per ridurre la spesa del bollo
Se il risultato di questo calcolo ti lascia con l’amaro in bocca, ecco qualche consiglio utile per tagliare le spese. Innanzitutto l’opzione di passare a un veicolo più ecologico potrebbe essere una buona idea, in quanto il costo del bollo è determinato proprio dalla classe ambientale. Un’altra soluzione più radicale ma efficace è optare per un’auto di cilindrata inferiore, “via il dente, via il dolore”.
Ma ci sono anche altri trucchetti da tenere in considerazione, ad esempio saldare il bollo in un’unica soluzione al posto di rateizzare. Alcune regioni infatti danno la possibilità di risparmiare qualcosa. Sempre che la tua regione lo permetta, altro possibile escamotage è la domiciliazione bancaria diretta che potrebbe portare a degli sconti. E infine non dimenticare di verificare se ci sono agevolazioni previste dalla normativa di riferimento. In caso della Legge 104, ad esempio, sono esenti dal bollo i veicoli per il trasporto dei disabili. Per quelli alimentati a gas metano “trasformati” scatta l’esenzione per cinque anni. Stessa cosa per i veicoli elettrici, anche loro godono di un periodo di cinque anni di esenzione dal pagamento del bollo. Dopo i primi cinque anni, l’importo da pagare è solo un quarto del bollo per le auto a benzina o diesel. Anche le auto ibride beneficiano di un periodo di esenzione di tre anni. Pagare meno si può, basta volerlo.