Moto, con questa rischi la vita: non comprarla mai | Se la hai vendila subito
Le moto sono un mezzo di trasporto sempre più utilizzato, sia per la loro praticità in città che per il piacere di percorrere strade panoramiche.
Le moto sono uno dei mezzi di trasporto più affascinanti ed emozionanti, ma come ogni altro veicolo, la sicurezza è una priorità assoluta. Tuttavia, non tutte le moto sono uguali e molte in passato sono state considerate inguidabili e pericolose. Grazie alla tecnologia, oggi le moto sono state migliorate in termini di sicurezza e maneggevolezza.
In primo luogo, per garantire la sicurezza del pilota, le moto devono essere dotate di un sistema di frenata efficace. Le moderne motociclette sono dotate di freni a disco sia all’anteriore che al posteriore, in grado di garantire un’ottima frenata anche in situazioni di emergenza. Inoltre, i sistemi di frenata sono dotati di sistemi antibloccaggio (ABS), che prevengono il bloccaggio delle ruote e aiutano a mantenere il controllo della moto durante la frenata.
In secondo luogo, le moto devono essere maneggevoli e facili da guidare. Le moderne motociclette sono state progettate con una posizione di guida confortevole e rilassata, che aiuta a prevenire la fatica e il mal di schiena durante la guida. Una buona ergonomia contribuisce infatti a ridurre l’affaticamento del pilota e a prevenire eventuali dolori muscolari o lesioni.
In passato però molte moto erano viste come vere e proprie bare volanti, pericolose e difficili da guidare. Questa era veramente un incubo!
Stiamo parlando della Kawasaki 500 Mach III prodotta dalla casa giapponese tra il 1969 e il 1977. E’ stata una moto estremamente potente e veloce per l’epoca, dotata di un motore a tre cilindri, che garantiva una potenza impressionante per l’epoca, ma che la rendeva anche molto difficile da governare.
La Mach III ha una reputazione di essere una moto estrema, non solo per la sua velocità ma anche per la sua maneggevolezza. Moto molto difficile da controllare per la sua propensione all’impennata e che richiede una grande abilità di guida per poterla gestire correttamente. Inoltre, il suo design non è molto confortevole, con un sellino rigido e una posizione di guida molto inclinata in avanti.
Anche se la Mach III era una moto impressionante in termini di potenza (59 CV), velocità e peso (addirittura 185 kg), la sua difficoltà di guida la rendeva pericolosa anche per i motociclisti più esperti. Pensate che la moto poteva impennare accelerando bruscamente anche in seconda e terza marcia dovuto al posizionamento molto arretrato del motore.
Molti incidenti si verificarono a causa della difficoltà di controllare questa moto ad alta velocità. Il suo telaio piuttosto instabile, rende difficoltoso tenere la moto in pista a velocità elevate. La moto è infatti incline a scivolare e a perdere aderenza nelle curve, il che aumenta ulteriormente il rischio di incidenti. La sua maneggevolezza quindi compromette la stabilità della moto, rendendola meno sicura rispetto ad altre moto della stessa epoca.