Auto più rubate nel 2023, non acquistare mai queste auto: potresti già averle | Non puoi più dormire tranquillo
Secondo i dati dell’Osservatorio LoJack i furti di auto sono in aumento, colpiti alcuni segmenti più di altri. L’elenco dei brand nel mirino dei ladri
Dopo un anno di tregua, il mercato nero delle auto rubate è tornato a crescere. A confermarlo è lo studio “Stolen Vehicle Recovery 2023” condotto da LoJack. Le evidenze mostrano come tra tutti i segmenti ne spicca uno che rappresenta la categoria più contesa dai ladri, con la quota record del 47% sul totale dei veicoli sottratti. Solo tre anni fa questa percentuale era al 33%.
Secondo l’Osservatorio il fenomeno sta prendendo una piega preoccupante , portando a un’allerta rossa in diverse regioni del paese, tra cui Campania, Lazio, Puglia e Lombardia.
In Campania l’incubo degli automobilisti è il cosiddetto “cavallo di ritorno”, un’estorsione più che un vero e proprio furto dove le auto sono restituite solo dietro pagamento di un riscatto. La situazione non è migliore in Puglia, dove le vetture scompaiono per alimentare il mercato nero dei pezzi di ricambio.
Le tecnologie a radio frequenza
Ogni singolo minuto diventa cruciale per il recupero di un veicolo ancora integro. Passate le prime 12 ore il rischio è di trovarsi solo con la carcassa abbandonata in garage clandestini, e priva dei suoi pezzi di valore. Il dato che preoccupa ancor di più è che solo una minoranza di questi veicoli è dotata di sistemi installati a bordo utili per il recupero del mezzo rubato.
Esistono infatti soluzioni tecnologiche per proteggere il veicolo contro i furti. Le radio-frequenze, ad esempio, quelle impossibili da schermare, garantiscono la localizzazione dei veicoli anche in luoghi dove gli altri sistemi non riescono ad arrivare. Da quando LoJack è attiva in Italia, l’installazione di questa tecnologia ha permesso ai legittimi titolari di riappropriarsi già di 16.000 veicoli, dal valore complessivo di quasi 500 milioni di euro.
I modelli e i brand più rubati
Veniamo ai marchi e ai modelli più rubati. Il report dell’Osservatorio rivela un fenomeno di furti regionalizzato, con caratteristiche diverse a seconda delle zone geografiche coinvolte. I veicoli più richiesti dai ladri rimangono i SUV, i cui furti sono diventati preponderanti nel centro-nord del Paese, in particolare a Milano e Roma, da dove poi sono rivenduti sul territorio nazionale o trasportati all’estero. In aumento la tendenza di utilizzare strumenti e procedure hi-tech, come la clonazione della chiave, che rappresenta oggi la modalità di furto più utilizzata, responsabile di 1 su 3 furti di SUV.
La top five delle auto più rubate vede sempre in testa la Fiat Panda, seguita dalla Toyota RAV4, dalle Fiat 500 e 500X e dalla Jeep Compass. I brand più a rischio si confermano Fiat, Toyota, BMW, Peugeot e Land Rover. “Il business criminale ha oggi ripreso vitalità e il particolare focus sui SUV conferma anche la capacità delle organizzazioni criminali di seguire le evoluzioni del mercato e sfruttare al meglio la connettività dei mezzi anche per sottrarli in pochi secondi, senza lasciare tracce. Lo scorso anno abbiamo contribuito al recupero di circa 2.250 veicoli per un valore complessivo di oltre 106 milioni di euro”, ha commentato Sandro Biagianti, Direttore Sicurezza LoJack.