Negli ultimi mesi abbiamo imparato come il prezzo dei carburanti come quello di altri beni e servizi e nel nostro paese abbia subito un rialzo molto importante. Il peso dell’inflazione infatti è stato prevalentemente assorbito da famiglie e imprese che si sono viste il proprio potere d’acquisto diminuito sensibilmente rispetto agli anni precedenti. Se a questo ci aggiungiamo irregolarità di ogni tipo alla pompa di benzina siamo di fronte ad un vero e proprio disastro…
Il 2022 è stato per il nostro paese un anno totalmente da dimenticare dal punto di vista economico. Proprio nei primi mesi dell’anno infatti la situazione internazionale ha posto le basi per un’instabilità anche nei mercati, che ha portato inevitabilmente al rialzo dei prezzi di molti beni di largo consumo tra cui anche chiaramente i carburanti.
Chiunque infatti recandosi alla pompa di benzina non ha potuto fare a meno di notare un sensibile aumento dei prezzi di benzina diesel e gas metano. In alcuni casi questi hanno raggiunto livelli mai visti prima, che hanno messo in difficoltà chiunque utilizzi la propria auto ogni giorno.
Il governo del resto ha cercato in vari modi di sostenere le famiglie e le imprese introducendo dei tagli delle accise che sono perdurati praticamente dino all’inizio del 2023. Tuttavia molte critiche sono state fatte anche per le numerose irregolarità registrate alle pompe di benzina…
Nelle scorse settimane è stata proprio una serie di controlli portati avanti dalla guardia di finanza a gettare la luce dei riflettori su una situazione che molti forse sospettavano. Tuttavia non si avevano effettivamente prove concrete di queste irregolarità fatte direttamente dai proprietari delle pompe di benzina.
Le verifiche delle forze dell’ordine hanno dimostrato infatti come una grossa parte dei benzinai non rispettavano le regole per quanto riguarda i prezzi dei carburanti che venivano addebitati ai propri clienti. Questo si andava ad aggiungere ai rialzi già esistenti rendendo la situazione ingestibile.
Dopo numerose segnalazioni infatti sono scattate le verifiche da parte della guardia di Finanza, nel corso delle quali sono state rilevate irregolarità tra i prezzi esposti e quelli che effettivamente venivano fatti pagare all’automobilista. I più distratti non ci facevano nemmeno caso e si vedevano costretti a pagare cifre mostruose.
In totale in tutto il territorio italiano sono state registrate ben 2809 violazioni di questo tipo con relative sanzioni molto salate ai proprietari della stazione di rifornimento.
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