Semaforo, ecco il colore blu: è tutto vero | Serve proprio a questo
Tra i segnali presenti in strada quello del semaforo è sicuramente uno dei più conosciuti da tutti gli automobilisti. Questa segnaletica luminosa infatti permette di ordinare il flusso del traffico in corrispondenza di intersezioni molto trafficate o pericolose. Da sempre il semaforo ha avuto 3 colori principali o due in alcuni casi ma il blu non si era mai sentito, a cosa serve?
L’introduzione del semaforo nel continente europeo risale alla seconda metà del IX secolo. Fu proprio in gran Bretagna infatti che furono introdotti per la prima volta per regolare alcune intersezioni ferroviarie. I primi semafori quindi erano delle semplici lanterne di solito colorate di rosso che controllavano il traffico intenso di treni nel paese britannico.
Il loro uso è stato poi introdotto anche per le intersezioni stradali che proprio in quegli anni cominciavano ad essere affollate. L’idea di usare dei semplici colori per segnalare la possibilità di proseguire o meno lungo l’intersezione era comunque geniale, ed infatti in pochissimo tempo tutti i paesi sviluppati hanno adottato il suo uso.
A livello internazionale per convenzione i colori del semaforo sono solitamente 3 e sono il verde per indicare la possibilità di proseguire, il rosso per indicare lo stop e l’arancio che invece segnala l’arrivo del rosso e quindi di fare attenzione. Ma il blu a cosa serve?
Semaforo blu a cosa serve?
Come dicevamo nella stragrande maggioranza dei paesi del mondo i colori del semaforo sono praticamente gli stessi con pochissime eccezioni in tutto il pianeta. Alcuni di voi staranno infatti storcend0 il naso pensando che possa effettivamente esistere un semaf0ro con la luce blu, eppure è propri così.
Sembra infatti che in Giappone la storia del semaforo si sia intrecciata in una maniera molto interessante a quella della lingua giapponese che a quanto pare contiene una particolarità che riguarda proprio il nome che viene dato ai colori.
Nella lingua giapponese antica infatti la distinzione tra i colori era molto più vaga. Di fatto esistevano solo 4 parole per identificare i diversi colori e quella per identificare il blu era usata anche per indicare il colore verde.
Quindi con l’introduzione nei primi anni trenta dei semafori nel territorio giapponese si sentì la necessità di accostare alla luce verde del semaforo anche una blu per evitare incomprensioni da parte degli automobilisti.