21000€ di multa: fai sempre attenzione a questa legge | Se la dimentichi sei rovinato
Le leggi sono fondamentali per garantire l’ordine e la sicurezza all’interno della società moderna e soprattutto la identificano come tale.
Esse stabiliscono le regole di comportamento che devono essere rispettate da tutti i cittadini, e prevedono anche le sanzioni per chi non rispetta tali regole. Tra queste sanzioni, una delle più comuni è la multa.
La multa è una sanzione pecuniaria che viene inflitta a chi non rispetta le leggi. Viene comminata in base alla gravità dell’infrazione commessa e può variare notevolmente da caso a caso. Le multe possono essere emesse per diverse ragioni, tra cui violazioni del codice della strada, delinquenza minorile, violazioni delle norme igieniche e sanitarie, abusi edilizi, violazioni delle norme sul lavoro, e molte altre.
Tra le leggi che spesso portano ad una multa, le violazioni del codice della strada sono probabilmente le più comuni. In ogni Paese esiste un codice della strada che stabilisce le regole di comportamento che i conducenti devono rispettare. Tra le violazioni più comuni del codice della strada, ci sono il superamento dei limiti di velocità, la guida in stato di ebbrezza, la mancanza di uso delle cinture di sicurezza o del casco per i motociclisti, il mancato rispetto dei segnali stradali e molte altre.
Oltre alle violazioni del codice della strada, ci sono anche molte altre leggi che possono portare ad una multa se non rispettate. Molte leggi prevedono infatti il pagamento di una multa in caso di disturbo della quiete pubblica, di violazione delle norme igieniche o sanitarie, di violazione delle norme sul lavoro.
Accanto a queste tipologie di multe, ne esiste una che potrebbe portare molte persone sul lastrico!
Ed è ciò che è capitato ad una povera persona anziana di Mestre, quando l’agenzia delle entrate ha ben pensato di intraprendere nei suoi confronti l’azione di riscossione per il mancato pagamento delle imposte statali di anni precedenti.
Le imposte statali sono una forma di prelievo fiscale che ogni cittadino è tenuto a pagare al governo. Queste imposte sono utilizzate dallo Stato per finanziare i servizi pubblici e per investire in infrastrutture e iniziative di sviluppo.
Esistono diverse tipologie di imposte statali, tra cui le tasse sul reddito, le tasse sul consumo, le tasse sulle proprietà e le tasse sulle attività commerciali. Il nostro povero pensionato, ex maestro con un reddito mensile di circa 1.000 euro, si è reso protagonista negli anni di mancati pagamenti di bolli auto, canoni Rai, imposte locali ai quali aggiungere gli interessi di mora e l’aggravio delle sanzioni per mancato pagamento.
Il poveretto si è infatti visto recapitare una cartella esattoriale pari a circa 2 anni di pensione: una cifra di 21.000 euro che l’uomo sarà impossibilitato a pagare.
Ovviamente l’Adico, l’associazione dei consumatori di Mestre, pur riconoscendo la correttezza della sanzione e il mancato rispetto delle regole da parte del pensionato, si è subito messa all’opera per aiutare il povero anziano. Dopo anni difficili di pandemia, di guerra, di crisi energetica, di rincari sui prodotti alimentari e non, la speranza di Carlo Garofolini, presidente dell’Adico, è quella di giungere ad un pace fiscale che permetta a tutti di pagare sanzioni inferiori in modo tale che il fisco possa incamerare e nello stesso tempo possano essere stralciate le posizioni aperte per buona pace di tutti!