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Benzina, il prezzo è impressionante: con questo trucco (illegale) non paghi nulla | Alcuni 5000€

Prezzi benzina alle stelle, via a nuovi trucchi per risparmiare

E’ successo a Frosinone: trucco ideato da due ragazzi della provincia per non pagare la benzina. Come sarà finita?

Cosa non si farebbe per risparmiare sulla benzina? Di tutto, pare. Soprattutto stando a quanto successo a Frosinone, che ha davvero dell’incredibile. Due cugini hanno escogitato un metodo (da censurare e da non replicare…) per dare una soluzione, sicuramente sbagliata, al problema del prezzo del carburante. Quest’ultimo, sempre tendente ai 2 euro al litro, era stato abbassato dal precedente Governo grazie al taglio delle accise.

Problema risolto? Assolutamente no, perchè il seppur generoso tentativo dei politici si è rivelato una semplice “pezza” su un problema serio e costante nel tempo, che tocca da vicino le tasche di chiunque nel nostro paese possieda un’auto o ne sia al volante. E così, mentre pensavamo di averle viste e raccontate tutte (c’è chi si è messo persino a saltare sulle pompe di benzina per recuperare le ultime gocce dal rifornimento precedente…) ecco l’ultima genialata dal Lazio.

Due persone sono diventate l’incubo dei benzinai da almeno un anno a questa parte e nel proseguo dell’articolo scoprirete perchè. Vi anticipiamo però che non è finita benissimo…Lodate (in questo caso) siano le telecamere, che alla lunga hanno messo la parola “fine” a questa storia.

Un trucco? No, un’idiozia: li hanno beccati

Un ragazzo di 34 anni residente a Supino, un altro ragazzo di 30 anni residente a Ceccano: due piccoli paesi della zona di Frosinone, due teste per unirsi in un’unica (pessima) idea. I due cugini da agosto 2022 hanno iniziato infatti a fare il pieno al benzinaio evitando sempre di pagare. Come? Passando alle pompe di benzina sempre con un’auto dalla targa straniera, probabilmente rubata.

Le telecamere hanno scritto la parola fine sulla vicenda

Per i gestori e soprattutto per le Forze dell’Ordine risalire ai conducenti è diventata così una missione quasi impossibile. I dati della targa naturalmente, non corrispondevano ad alcun legittimo proprietario. Prima alla “Repsol”, poi alla “Eni” e infine alla “Ip”, prima 60 euro, poi 80, prima in città e poi in provincia: i due ragazzi stavano rappresentando davvero un’enigma da risolvere, anche perchè ovviamente non tornavano mai nello stesso impianto. 

Dopo aver sottratto migliaia di euro di benzina i due sono stati capaci di soggiornare presso una pensione della cittadina di Patrica (totale 360 euro) e di darsela a gambe dopo aver mangiato. Grazie alle telecamere installate in vari impianti, però, i Carabinieri sono finalmente riusciti a dare un volto ai due ragazzi, accusati di insolvenza fraudolente. L’accusa di carcere (tre mesi) è stata convertita in una multa da 5000 euro totali. Fedina penale macchiata e dignità persa. Ne valeva la pena?

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