Maurizio Costanzo, nell’eredità anche la meravigliosa auto: non crederete ai vostri occhi
Una notizia che è entrata nelle case di tutti gli italiani: lunedì 27 i funerali a Roma presso la Chiesa degli Artisti in piazza del Popolo
E’ morto Maurizio Costanzo. Una terribile notizia per tutti gli italiani: chiunque ha vissuto un pezzo di vita accompagnato dalle trasmissioni del celebre conduttore e giornalista. Una su tutte? Il “Maurizio Costanzo Show”, pezzo di storia della televisione del nostro paese. Intrattenimento, cultura, dibattito, opinione, comicità, cronaca: il programma nel tempo è diventato un punto di riferimento per tutti noi. Ad oggi dopo 42 edizioni si tratta del talk show più longevo della televisione.
Costanzo, nato nel 1938, è morto nella clinica Padeia a Roma, dove era ricoverato da una settimana dopo alcuni interventi al cuore. Nella sua ultima fase di vita è stato anche “advisor delle strategie di comunicazione” della sua squadra del cuore, la Roma. Una mansione dove ha messo l’anima e la passione, dopo aver fatto di tutto nella sua vita.
La vita di Maurizio Costanzo ha girato sempre attorno alla romanità ed è proprio nella capitale che nel 1995 ha sposato Maria De Filippi dopo cinque anni di fidanzamento. La lealtà del giornalista e conduttore, assieme al coraggio di esporsi, lo hanno portato anche a combattere pubblicamente la criminalità. E ne ha pagato le conseguenze…
Maurizio Costanzo, un’auto nel suo destino
Era infatti il 14 maggio 1993 (poco dopo le stragi di Falcone e Borsellino) quando una Fiat Uno imbottita di tritolo esplose vicino al teatro Parioli. L’obiettivo era proprio Maurizio Costanzo, nel mirino della Mafia contro cui si era schierato nel suo show serale. Il destino volle che gli attentatori rimasero spiazzati dalla comparsa di un’auto: aspettavano la solita Alfa Romeo, ma ci fu una sorpresa.
Costanzo diede un giorno di permesso al suo autista e quella sera salì invece su una Mercedes Classe S 280 SE blindata con un nuovo conducente, un sostituto. Fu questo a spiazzare chi dovette premere il bottone del detonatore dell’esplosivo e quei secondi di titubanza risultarono decisivi nel salvare la vita di Maurizio Costanzo e di Maria De Filippi, in quella situazione – come sempre – al suo fianco in macchina. Nonostante ciò 24 persone rimasero ferite.
Le indagini portarono mandanti ed esecutori in carcere e lo stesso Maurizio Costanzo confermò di aver saputo di essere stato pedinato per un anno e mezzo prima dell’attentato. Oggi curiosamente lo stesso modello di Mercedes Classe S, che Maurizio Costanzo ha guidato per anni nella sua versione più recente, fa parte dell’eredità del giornalista e conduttore.