Passo Carrabile, se manca questo dettaglio non è valido: puoi parcheggiare tranquillamente
Passo Carrabile, da oggi terrai d'occhio i dettagli
“Posso parcheggiare oppure no?”: la domanda davanti ad un passo carrabile è servita, ma prima di porcela dovremo osservare un dettaglio
La sfida nel trovare un buon parcheggio in mezzo ad una mandria di vicoli, incroci, case, attività commerciali è aperta in tutte le città italiane: ebbene sì, parcheggiare sembra proprio un lavoro. Spesso la macchina più che parcheggiata è da considerarsi “incastrata”, trovandosi a pochi centimetri da pali, muretti, recinzioni o sportelli di altre auto.
Chi si arrende perde la sfida e…rischia la multa. I parcheggi abusivi portano nella stragrande maggioranza dei casi a multe o peggio ancora a rimozioni forzate, se l’auto viene considerata di grande intralcio per la circolazione di pedoni, tram, taxi o semplicemente di altri mezzi. Ma qual è uno dei più grandi ostacoli per il classico parcheggiatore? Il passo carrabile!
Si tratta di spazi e punti di sbocco che consentono il passaggio da un luogo privato ad un accesso pubblico. Solo l’ente proprietario della strada (come ad esempio il Comune) può rilasciare l’autorizzazione ad esporre il passo carrabile. In caso contrario non si può negare a qualcuno di parcheggiare la propria auto davanti ad un garage o auto-delimitarsi un area considerandola privata a tutti gli effetti.
Passo carrabile “fai da te”: non vale nulla
E’ l‘articolo 22 del Codice della Strada ad imporre la presenza di un’autorizzazione prima di esporre al pubblico un passo carrabile, che altrimenti sarebbe da considerare illegittimo. E’ evidente che qualsiasi scritta sul muro e qualsiasi cartello compilato a mano non accompagnato dalla corretta autorizzazione risulti nullo in quanto non è possibile istituirlo arbitrariamente.
n divieto di sosta, è grande 45×25 centimetri o se maggiorato 60×40 centimetri. Sulla parte alta del cartello deve essere esposto l’ente proprietario della strada e devono essere riportati numero e anno relativi all’autorizzazione. Spesso, come anticipato, si tratta di una certificazione comunale. Per riconoscere un cartello “ufficiale” da un altro illegittimo, dunque, basta rifarsi a questi requisiti.
In assenza di essi non potrà sussistere la multa, tanto meno la rimozione forzata di un veicolo. Anzi, la Polizia locale potrà multare chi ha esposto un cartello senza autorizzazione e le sanzioni sono piuttosto pesanti: l’articolo 38 prevede infatti da 419 a 1682 euro di multa per chi appone cartelli stradali non ufficiali, confondendo altri utenti della strada e appropriandosi di spazi e diritti di cui non ha alcuna legittimità.
