Due situazioni in cui è prevista l’agevolazione fiscale: un grosso aiuto per i cittadini italiani, ecco quando si possono scaricare le spese
Benzina alle stelle, pedaggi autostradali al rialzo, difficoltà di approvvigionamento di materie prime e quindi auto più costose. Avvicinarsi ad un veicolo in questo momento sembra tentare di acquistare un bene di lusso. L’auto costa, ma permette i nostri spostamenti ed è qualcosa di imprescindibile e non sostituibile nella nostra quotidianità.
Spetta a noi, così, l’arduo compito di ottimizzare i costi di gestione (assicurazione, manutenzione…) scegliendo l’auto migliore adatta per le nostre esigenze e risparmiando dove possibile senza rinunciare al comfort, alla sicurezza e magari a qualche servizio extra. Missione impossibile? Assolutamente no. Per di più spesso è possibile sfruttare incentivi statali, finanziamenti, permute e rottamazioni.
Insomma, c’è sempre una soluzione. Ma a proposito di tentativi di risparmio: quando è possibile detrarre un’auto dalle tasse? Una domanda che non tutti si fanno e per la quale tante persone non conoscono la risposta. Eppure esistono casi specifici in cui è prevista l’agevolazione fiscale, che rappresenta un valido e interessantissimo aiuto economico soprattutto in un’epoca dove il caro-vita sembra destinato a non arrestarsi mai.
Sono due le casistiche che prevedono l’agevolazione fiscale ed una di queste riguarda i professionisti che esercitano la propria attività. Sono quindi coinvolte partite iva ed aziende e si parla per l’appunto di spese “scaricabili dalle tasse“. Il limite massimo per scaricare un’auto usata, ad esempio, corrisponde a 18075.99 euro.
La seconda casistica riguarda invece lo scarico delle spese per i mezzi di locomozione da parte di persone disabili. Questa detrazione spetta solo una volta, ovvero per un solo veicolo, nell’arco di un quadriennio a partire dalla data di acquisto – considerata come data di decorrenza – oppure una seconda volta in caso di demolizione e cancellazione dal Pubblico Registro Automobilistico della prima auto. Trascorsi quattro anni è possibile poi sfruttare nuovamente l’agevolazione per acquisti successivi.
Tra le curiosità c’è quella legata all’utilizzo del mezzo di locomozione da parte di un disabile all’estero: l’unico vincolo è che sia fiscalmente residente in Italia. In caso invece di cessione del veicolo a titolo oneroso o gratuito, prima che siano trascorsi due anni dall’acquisto, è dovuta la differenza tra l’imposta dovuta in assenza di agevolazione e quella risultante dalla sua applicazione.
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