Autovelox ‘finti’, se incontri uno di questi la multa non possono fartela: ecco come sono fatti
“E’ attivo oppure no quell’autovelox?”. Dite la verità, ve lo siete chiesti una marea di volte. Ecco come distinguere i dispositivi funzionanti e i dissuasori
Al mare, in montagna, in città, ovunque avreste voluto andare un po’ più veloci davanti a quella colonnina vi è venuto il dubbio se poterlo fare o meno. Ebbene sì, i velox (installati in Italia in quantità spropositate, almeno il doppio di altri paesi come Regno Unito, Germania e Francia) sono pronti a “colpire” al minimo errore.
Alcuni però sono “deterrenti”, esattamente come alcuni sistemi di allarme finti installati nei balconi delle case o come telecamere di plastica posizionate nei negozi, mentre altri controllano davvero la velocità e sono soprattutto legittimati a farlo. Come riconoscerli? Per prima cosa va detto che bisognerebbe imparare l’articolo 142 del Codice della Strada, relativo ai limiti di velocità, a memoria.
Per la nostra sicurezza e quella degli altri utenti della strada la scelta migliore è sempre quella di non premere l’acceleratore più del consentito. Per non sbagliarsi basta guardare anche i cartelli sulle strade che percorriamo. Se invece vengono ignorati il rischio di una multa di fronte ad un autovelox si fa già più concreto…
Autovelox, ecco come sono fatti quelli finti
Non tutti sanno che moltissimi autovelox sono semplici dissuasori, ovvero contenitori di plastica…vuoti. Ebbene sì, all’interno non c’è alcuna telecamera, o meglio, può essere posizionata dalle Forze dell’Ordine nel caso di un controllo fisico e di contestazioni immediate sul territorio. Ma come sono fatti questi autovelox finti?
Si tratta di colonnine arancioni la cui presenza è comunque utile in ogni caso: l’automobilista tende a rallentare. Sono noti anche come “Velo ok” o “Speed Check” e possono essere caratterizzati da altezze e forme diverse (tondi o rettangolari) e possedere eventualmente anche una luce lampeggiante. La legge al riguardo del loro utilizzo è molto chiara. Questi tipi di autovelox possono essere utilizzati solo in presenza delle Forze dell’Ordine e prima del loro appostamento (almeno 4 km prima) dovrà essere stato inserito su strada un cartello che indica il rilevamento elettronico della velocità, così come per tutti gli altri autovelox fissi.
Va ricordato che nel 2018 il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, dopo anni di controversie, dichiarò illegali le colonnine arancioni in quanto non omologate. Attenzione a distinguere bene il colore, automobilisti! Le colonnine blu sono invece quasi sempre attive, rilevano la velocità ad qualsiasi ora del giorno e della notte affidandosi sulla telecamera posizionata ad una tecnologia ad infrarossi che consente in ogni caso l’identificazione della targa e del mezzo, anche in condizioni di scarsa visibilità.