Codice della strada, le nuove telecamere stanno facendo una strage: 8000€ di multa per un gesto consueto
Un banale gesto commesso in mezzo alla strada per “sopravvenute esigenze” può costare una multa da migliaia di euro. E’ già successo, ecco dove
Multe dai 5000 ai 1000 euro per un’azione che in mezzo alla strada potrebbe anche essere definita una “consuetudine” e che siamo abituati spesso a vedere soprattutto in autostrada. Oggi vedremo invece cosa dice il Codice della Strada a proposito del confine tra lecito e non lecito, tra caso “normale” ed “eccezionale”.
Innanzitutto partiamo col dire che la multa a cui facciamo riferimento non è fantascienza o esagerazione: è successo davvero e naturalmente il fatto è finito sui giornali e sul web. Un ragazzo di 29 anni si è beccato 5mila euro di multa per aver urinato nel parcheggio del centro commerciale di Mariano Comense (Monza) ed essere stato scoperto durante una fase di controlli nella zona da parte della pattuglia di Verano Brianza.
Il motivo? Atti contrari alla pubblica decenza. Apparentemente potrebbe sembrare una sanzione incredibile, paradossale e ingiustificata se paragonata ad atti osceni di ben altra gravità. Ma come valutare questo concetto di “gravità”? Corti e Cassazioni si sono espresse molte volte negli ultimi anni a questo proposito.
Urinare a bordo strada, le multe sono pesantissime
Lo scorso giugno, per esempio, la Suprema Corte ha stabilito che è legittima la multa ad un’automobilista sorpreso ad urinare sul guardrail in un tratto della A1. Il Tribunale di Pistoia aveva respinto l’appello contro l’ordinanza di ingiunzione al pagamento dell’automobilista stesso, ma la Corte ha aggiunto che “...l’uomo non ha dimostrato di avere utilizzato tutte le cautele possibili per evitare di essere visto e di offendere la pubblica decenza e non ha nemmeno dimostrato di aver agito sulla base di una necessità causata da un malessere, come nel caso della necessità impellente”.
E qui si apre un mondo, naturalmente. E’ difficile, anzi difficilissimo, dimostrare “l’esigenza fisica dettata da malessere” nell’azione di urinare in mezzo alla strada: anche un certificato medico potrebbe essere oggetto di discussione. Ma è anche opinabile parlare di “pubblica decenza”. Ecco perchè la Corte Costituzionale, di recente, ha bocciato l’art. 726 c.p. sugli atti contrari alla pubblica decenza che costringevano a subire multe dai 5000 ai 1000 euro.
Per la Corte occorreva tenere conto di eventuali condotte colpose e del principio di proporzionalità tra gravità della condotta e sanzione irrogata. E’ così arrivata la sentenza 95/2022 che stabilisce che non è stato rispettato il criterio di proporzione tra illecito e punizione a proposito di una pronuncia del Tribunale di Sondrio su un caso simile a quelli che vi abbiamo sopra elencato, ovvero un uomo sorpreso ad urinare in mezzo alla strada. L’automobilista, dice la sentenza, ha dimostrato “noncuranza, trascuratezza, leggerezza, disattenzione, ma non volontà di offesa“. Ecco perchè le sanzioni sono state riviste passando nel range da 51 a 309 euro.