Divieto di sosta, in questo caso la multa non vale: non lo sa nessuno
Rassegnarsi al pagamento di una multa oppure chiedersi se ci sono gli estremi per fare ricorso? A noi la scelta, ecco come muoversi…
Quante volte diamo per scontata la legittimità di una multa? Molto spesso…non è vero? Nella quasi totalità delle volte gli automobilisti si arrendono di fronte alla (presunta) evidenza, pensando anche a quanto sia difficile dimostrare di avere ragione e ragionando sul tempo da investire per iniziare un’ipotetica battaglia legale o burocratica.
Eppure questa fatica ha un senso per due motivi: per le nostre tasche, che non dovranno subire il peso di sanzioni illegittime, e per un senso di giustizia nei confronti delle regole. Queste ultime potrebbero sentenziare, a volte in modo anche del tutto inaspettato e molto semplice, che una multa da noi ricevuta è assolutamente sbagliata e ingiusta.
Oggi vedremo, in particolare, quando una multa per divieto di sosta verbalizzata dalle Forze dell’Ordine è da ritenersi ingiusta e quindi non dovuta. In queste situazioni potremmo ricorrere al ricorso e potremmo non dover pagare un euro, ma prima di arrivare a questa conclusione occorrerà informarsi molto bene e tenere gli occhi aperti. “L’informazione al potere”, potremmo riassumere.
Divieto di sosta, zero euro di multa: ma quando?
Innanzitutto il divieto di sosta è un segnale di prescrizione: naturalmente è vietata la sosta ma non la fermata. Nei centri abitati, se opportunamente segnalato dal cartello integrativo, ha validità dalle 8 alle 20, mentre fuori dai centri abitati è valido 24 ore al giorno. In mancanza del pannello integrativo (che può riportare eccezioni, date e orari specifici) il segnale cessa la sua validità se non viene ripetuto al primo incrocio ad esso adiacente.
E’ l’articolo 158 del Codice della Strada a ricordarci le ammende per le violazioni del divieto di sosta: si parte dai 41 euro per arrivare ai 168 euro di multa per i casi più gravi di intralcio al traffico e va ricordato che impedire il passaggio di ambulanze e servizi pubblici può costare fino a 335 euro di multa, due punti in meno sulla patente e rischio di ritiro della carta di circolazione.
Ma quando una multa per divieto di sosta si può ritenere illegittima? La prima cosa da fare sarà osservare le condizioni del cartello: se il segnale è scolorito o illeggibile la sanzione cessa di validità. Poi è molto importante che sia posizionato in modo coerente alla situazioni stradali e sicuramente non staccato, girato o manomesso. Un’altra situazione a cui aggrapparsi per contestare una multa per divieto di sosta è il ricevimento della notifica presso la propria abitazione oltre i 90 giorni di tempo previsti.
Ciò che viene immediatamente verbalizzato sul parabrezza dell’auto, infatti, non ha prove di ricevimento: il verbale potrebbe essere sottratto da terzi o potrebbe disperdersi a nostra insaputa. Quindi potremmo fare ricorso tenendo d’occhio i tempi della notifica. Infine, occhio ai verbali: un errore di trascrizione (targa, tipo di veicolo…) potrebbe portare il Giudice di Pace o il Prefetto a ritenere non dovuta la multa.