Multe agli automobilisti addio: da oggi i vigili urbani non potranno più farle I Il motivo è incredibile
Una situazione surreale e paradossale sta succedendo in una grande città italiana: riguarda i vigili, ecco di cosa si tratta
Bloccati nel lavoro nella loro stessa città ed impossibilitati a verbalizzare le multe: quello che sta accadendo in una delle più grandi metropoli italiane ha dell’incredibile. Tutta colpa di una convenzione scaduta e di una burocrazia che in questo momento sta mettendo i bastoni tra le ruote alle Forze dell’Ordine.
Impossibile risalire dalla targa di un mezzo al proprietario di un veicolo: è la situazione che stanno vivendo i vigili urbani del Comune di Roma, che proprio da gennaio sono incastrati nelle dinamiche di una convenzione scaduta. Ebbene sì, proprio quella tra il Campidoglio e la Motorizzazione civile, che consente l’accesso alle banche dati. Nella pratica significa che migliaia di agenti sono impossibilitati a scrivere multe e tradotto in cifre significa invece che stanno entrando molti meno soldi nelle casse di Roma Capitale. E come sappiamo anche le multe rappresentano un vero e proprio business.
Se la consultazione della banca dati della Motorizzazione Civile è gratuita per gli agenti di polizia, non lo è per i vigili urbani: questi ultimi fanno capo ad un servizio di pubblica amministrazione e non di una forza di pubblica sicurezza. L’accesso ai dati prevede un canone annuale di 1220.25 euro e di 0.406 euro per ogni singola informazione richiesta alla Motorizzazione Civile. Il Comune di Roma ha già fatto richiesta perchè queste cifre si possano azzerare, rendendo gratuita la banca dati anche per i vigili, ma al momento l’unico modo per utilizzare il grande archivio è a pagamento. E oggi la convenzione risulta scaduta.
Non possono fare multe: ecco quanti soldi stanno perdendo
Cosa sta succedendo, dunque, per i vigili? Il Pubblico Registro Automobilistico, gestito dall’Aci, risulta l’unico modo per loro per consultare le informazioni, ma non sempre sono corrette e non tutti i vigili hanno le password. E’ lo stesso Comando Generale del corpo romano a confermare questi disallineamenti che potrebbero ulteriormente complicare le cose, elaborando multe sbagliate. Insomma, un grande caos all’italiana.
Le statistiche, intanto, raccontano nello storico che una grande città come Roma Capitale in un periodo compreso tra 4 e 11 gennaio mediamente ha elevato negli anni circa 50mila multe. Questo significa che il danno per questa convenzione scaduta potrebbe ammontare a circa 2.5 milioni di euro in meno nelle casse del Comune: niente multe per auto in doppia fila, niente autovelox e niente multe per chi non mette la cintura o parla alla guida al cellulare, per esempio.
Mentre i vigili utilizzando le piattaforme del Pra parlano solo di qualche “rallentamento” nelle procedure anche gli esponenti di alcune forze politiche si sono fatti sentire, come Federico Rocca di Fratelli d’Italia: “L’impossibilità per la Polizia Locale di poter accedere alla banca dati della Motorizzazione civile è un fatto davvero grave e rischia di trasformarsi in un danno economico ingente per le casse dell’amministrazione comunale. È per questo che invitiamo la Giunta Gualtieri a trovare al più presto una soluzione per cercare di rimediare una situazione che appare abbastanza compromessa. Resta il fatto che quanto accaduto è l’ennesima riprova dell’inefficienza della maggioranza. La nostra solidarietà va, quindi, agli agenti della Polizia Locale “vittime” di questa incapacità di chi governa la Capitale”.