Sciopero benzinai, brutta notizia per gli italiani: affrettati se non vuoi rimanere a piedi

Sciopero benzinai, brutta notizia per gli italiani: affrettati se non vuoi rimanere a piedi

Sciopero benzinai: ecco quando si fermano le stazioni di rifornimento in Italia

Sciopero benzinai: ecco quando si fermano le stazioni di rifornimento in Italia
Sciopero benzinai: ecco quando si fermano le stazioni di rifornimento in Italia

Due giornate di sciopero proclamato contro le decisioni prese dal Governo: polemiche a non finire, ecco le date dello stop

I segnali erano arrivati tutti, forti e chiari, per la “gioia” degli automobilisti. Adesso è arrivata l’ufficialità, con tanto di annunci: i benzinai hanno detto “stop”. E’ stato infatti proclamato lo sciopero di due giorni a seguito delle decisioni prese dal Governo contenute all’interno del “Decreto trasparenza del prezzo dei carburanti”.

E’ stata una nota rilasciata direttamente da Faib-Confesercenti, Fegica e Figisc-ConfCommercio (associazioni che rappresentano circa 16mila dei 22mila gestori totali presenti sulle strade italiane) a chiarire un punto di vista sempre più condiviso. Se da una parte è giusto e opportuno “alzare la voce” naturalmente ci saranno però impatti e conseguenze negative su automobilisti e autotrasportatori.

Il comunicato parla chiaro: “Per porre fine a questa ondata di fango contro una categoria di onesti lavoratori e cercare di ristabilire la verità, le associazioni dei gestori, unitariamente, hanno assunto la decisione di proclamare lo stato di agitazione della Categoria, su tutta la rete; di avviare una campagna di controinformazione sugli impianti e proclamare, per le giornate del 25 e 26 gennaio 2023, una prima azione di sciopero, con presidio sotto Montecitorio”.

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A leggere bene queste note il problema sembra proprio essere la trasparenza: i gestori accusano in sostanza il Governo di voler scaricare su di loro le responsabilità degli aumenti dei costi di carburante, quando invece la situazione sembrerebbe essere totalmente opposta. Ancora dal comunicato: “Il Governo aumenta il prezzo dei carburanti e scarica la responsabilità sui Gestori che diventano i destinatari di insulti ed improperi degli automobilisti esasperati. E’ stata avviata contro la categoria una campagna mediatica vergognosa. Quindi è stato dichiarato lo stato di agitazione su tutta la rete e lo sciopero contro il comportamento del Governo”.

Gestori sul piede di "guerra" contro le decisioni del Governo
Gestori sul piede di “guerra” contro le decisioni del Governo

Ma quando partirà esattamente lo sciopero? Una conferenza stampa in programma il 19 gennaio chiarirà più approfonditamente i motivi della protesta, ma le date e gli orari fissati sono i seguenti: dalle ore 19 del 24 gennaio 203 alle ore 7 del 27 gennaio 2023. Un intero weekend senza rifornimenti di benzina: smarrimento totale da parte degli automobilisti.

Qual e’ la risposta del Governo? In questo momento c’è una solida difesa delle scelte fatte a proposito del tema carburante in Italia, soprattutto in merito alla volontà di non prorogare il taglio delle accise (motivata con il fatto di non voler togliere risorse ad altri provvedimenti). La stessa Giorgia Meloni ha confermato che ‘...la gran parte dei benzinai è onesta e responsabile e a tutela loro dobbiamo intervenire. In Cdm abbiamo deciso di rafforzare le norme sanzionatorie per chi non adempie alle comunicazioni previste dalla legge e abbiamo stabilito che ogni benzinaio esponga il prezzo medio giornaliero’.