Non fermarti mai a un distributore che non espone questo nuovo cartello obbligatorio I Paghi di più la benzina
Il caro carburanti è un serio problema che rischia di mettere in ginocchio gli italiani, già tartassati e afflitti da rincari in ogni ambito, in primis le bollette di luce e gas, arrivate a prezzi stellari e mai visti prima. Risulta quindi fondamentale destreggiarsi tra i distributori per risparmiare qualcosa. In particolare, bisogna stare attenti a un cartello che deve sempre esserci.
In questi giorni si fa un gran parlare del caro carburanti, che sta nuovamente e pericolosamente raggiungendo la cifra di 2,5 euro al litro, sia per quanto riguarda la benzina che per il gasolio destinato ai motori Diesel. Ma come mai questi prezzi tornano sempre a queste cifre nonostante i vari interventi dei Governi che si sono susseguiti in questi anni?
In molti danno spiegazioni tecniche e l’imputato principale è la Russia, che con la guerra in Ucraina blocca materie prime ed estrazioni da quei territori, ma altri danno la colpa anche agli embargo del petrolio dalla Russia e ad altri fattori.
Tutte scuse plausibili, ma se il carburante aumenta così tanto solo in Italia c’è qualcosa che non quadra ed è quasi certo che possa trattarsi di mere speculazioni. Quando un prodotto di mercato è poco reperibile, è chiaro che il prezzo medio aumenti, ma spesso questi aumenti vengono gonfiati e per così dire si prende la mezza scusa.
Già nel 2022 era successo che la Guardia di Finanza smascherasse una speculazione ramificata sui prezzi del carburante, con i distributori che facevano cartello, fronte compatto aumentando i prezzi oltremodo e ingiustificatamente. E adesso, sembra che stia accadendo esattamente la stessa cosa all’inizio del 2023.
Caro carburanti e stop alle speculazioni: il provvedimento del Governo
La soluzione del Governo Meloni per porre fine alla speculazione è un Decreto Legge che obbligherebbe le stazioni a esporre il prezzo medio nazionale (giornaliero) pubblicato dal Ministero delle Imprese “con prove concrete”. In aggiunta, potrà ovviamente essere esposto anche il prezzo applicato dal singolo distributore, come accade normalmente. oltre al prezzo applicato. Non ottemperare a questo obbligo comporterà sanzioni più severe. E se si sgarra più di una volta scatta un “periodo da sette a 90 giorni” di sospensione dell’attività.
Prevista anche una riduzione dei prezzi dei carburanti per le stazioni poste sulla rete autostradale tramite Decreto Ministeriale mirato. Il Governo agirà in tandem con l’ antitrust e con la GDF per “evitare la nascita di nuove speculazioni”. La collaborazione tra Galante e Guardia di Finanza sarà “rafforzata”.
Per quanto riguarda le accise, che Giorgia Meloni aveva attaccato duramente durante la campagna elettorale, definendole inutili ed eliminabili, ora la stessa (ora Premier) ha fatto marcia indietro rispetto alle sue stesse precedenti dichiarazioni, motivando che rimuovere le accise causerebbe uno sbilancio di miliardi di euro, e che quindi non si avrebbe un beneficio ma piuttosto un danno molto più grave.