Cellulare, c’è un trucco per usarlo mentre guidi senza bisogno delle cuffie I Così aggiri il Codice della Strada, non possono dirti nulla

Cellulare, c’è un trucco per usarlo mentre guidi senza bisogno delle cuffie I Così aggiri il Codice della Strada, non possono dirti nulla

Cellulare alla guida: come configurare il vivavoce per non prendere multe e non causare incidenti (ANSA)

Cellulare alla guida: come configurare il vivavoce per non prendere multe e non causare incidenti (ANSA)
Cellulare alla guida: come configurare il vivavoce per non prendere multe e non causare incidenti (ANSA)

 

Per guida distratta si intende qualsiasi attività che faccia perdere la concentrazione al conducente sulla strada. L’uso del telefono durante la guida è una delle cause principali della guida distratta, che in Italia è punita dall’articolo 173 del CdS. Ogni anno  si verificano migliaia di incidenti stradali legati al telefono.

Una guida sicura richiede la massima attenzione. Usare il telefono per mandare messaggi, parlare al telefono, chiedere indicazioni o per qualsiasi altro motivo mette a rischio voi e gli altri utenti della strada. Ecco cosa c’è da sapere sulla guida distratta e perché non si deve usare il telefono mentre si guida.

Il rischio di incidente è da due a sei volte superiore per chi usa il cellulare mentre guida rispetto a chi non è distratto. L’uso del cellulare rallenta i tempi di reazione, aumenta l’abbandono della corsia e costringe i conducenti a distogliere lo sguardo dalla strada per periodi più lunghi. Anche i conducenti che riescono a fare multitasking e a concentrarsi almeno in parte sulla strada mentre usano il telefono possono soffrire dei seguenti problemi.

Il problema della distrazione alla guida per l’uso dei cellulari si era quasi risolto all’inizio degli anni ’10 grazie alla diffusione degli auricolari Bluetooth. Nel contempo, le auto hanno iniziato a integrare il protocollo, e un microfono, così da poter parlare senza dover toccare nemmeno il cellulare o utilizzare cuffie, tutto regolato dai comandi al volante.

Tuttavia, poi sono arrivati i social e gli smartphone, e si sono diffuse le app di messaggistica istantanea, con WhatsApp in testa. Sono cambiati i modi di comunicare. si scrivono più messaggi di testo e si mandano un sacco di messaggi vocali invece delle classiche telefonate. Soprattutto tra i giovani. Questo ha fatto sì che venisse meno l’utilizzo del bluetooth in auto, facendo ritornare il cellulare in mano agli automobilisti, con ovvie conseguenze. Al giorno d’oggi, basta girare nel traffico per accorgersi di quanti guidatori stiano col cellulare in mano mentre guidano, con la bocca sul microfono per mandare messaggi vocali.

Come collegare lo smartphone all’auto per usare il vivavoce ed evitare multe

Come dicevamo, le auto prodotte da un paio di anni a questa parte hanno tutte il protocollo bluetooth integrato, e molte vanno anche oltre con sistemi di infotainment completi e integrazione del sistema Android o Apple CarPlay. Questi sistemi permettono di comandare il pannello dello smartphone direttamente dallo schermo touch dell’auto, in modo da non distrarci dalla guida. Questi sistemi permettono anche di mandare vocali tramite la pressione dello schermo touch, così da evitare il problema esposto sopra.

Cellulare alla guida: come configurare il vivavoce per non prendere multe e non causare incidenti (ANSA)
Cellulare alla guida: come configurare il vivavoce per non prendere multe e non causare incidenti (ANSA)

E per chi avesse un’auto meno moderna? Nelle auto prodotte da almeno 10 anni solitamente abbiamo almeno il bluetooth integrato che permette di usare il vivavoce per le chiamate. Alternativamente, si può usare un trasmettitore bluetooth da collegare alla porta aux (jack audio 3,5 mm) che hanno tutte le autoradio.

Non seguire queste norme è molto rischioso. Il rischio di creare incidenti e fare e farsi del male è molto alto, ma oltre a questo si rischiano sanzioni pesanti. Parliamo di multe da 160 ai 646 € con sanzione accessoria della decurtazione di 5 punti dalla patente, e se si ripete l’infrazione entro un biennio, c’è anche la sospensione della patente fino a tre mesi.