Codice della strada, quando la maleducazione diventa reato: i rischi vanno oltre la sanzione | Finisci sul penale
L’Italia è un paese che non brilla certo per senso civico. Particolarmente in alcune città, specialmente al centro-sud ma ormai in po’ ovunque, aspettarsi che gli automobilisti che circolano in strada rispettino il codice è spesso una speranza vana. Anche i vigili spesso sorvolano su comportamenti che violano il CdS, ma non bisogna abbassare la guardia: alcune contravvenzioni posso finire sul penale.
Ci sono infatti alcune violazioni del Codice della Strada che hanno conseguenze ben più gravi di una semplice, per quanto salata, multa. Pensiamo alla guida in stato di ebbrezza, che già dalla seconda fascia di tasso alcolemico comporta una denuncia penale, la guida sotto effetto di stupefacenti, non fare indossare le cinture di sicurezza ai minori in auto (in caso di lesioni o morte il conducente ha la responsabilità penale dei minori), per non parlare del neo-introdotto omicidio stradale.
Ma questi sono quelli sotto gli occhi di tutti e che quasi la totalità degli automobilisti conosce. Ci sono però delle violazioni del codice che vengono commesse frequentemente, tutti i giorni e sicuramente anche voi le avrete commesse più volte, di cui non sospettereste mai le conseguenze penali, almeno nei casi più gravi.
Quante volte, uscendo di casa e andando verso l’auto parcheggiata sulla pubblica via, vi trovate impossibilitati a uscire perché c’è una (o più ) auto parcheggiata in seconda fila a bloccare l’uscita? Una sosta al bar, dal tabaccaio per comprare le sigarette, per prendere o lasciare i figli a scuola o all’attività sportiva.
Queste sono le scuse che ci propinano quando finalmente gli automobilisti incivili si presentano dopo diverse strombazzate col clacson. Alcuni di questi s’infastidiscono pure di essere stati interrotti, e non è raro vedere iniziare baruffe per questi motivi. Assurdo.
Bloccare l’uscita di veicoli da parcheggi, scarrozzi, rimesse, garage, e soprattutto il passaggio dei veicoli di soccorso o delle forze dell’ordine è una violazione del Codice della Strada, ma in pochi sanno che la violazione può diventare anche reato penale in alcuni casi. Vediamo quando.
Lasciare l’auto in doppia fila: pensaci bene la prossima volta!
Parcheggiare l’auto in doppia fila è una violazione del Codice della Strada, precisamente dell’articolo 158. Quest’ultimo, al comma 2 lett.c disciplina anche le sanzioni per chi lo viola.
Si parte da 24 a 97 euro per motocicli, motoveicoli e velocipedi, per poi passare a 41–168 euro per tutti gli altri tipi di veicoli a quattro o più ruote. Se si chiamano i vigili, questi provvederanno alla rimozione forzata del veicolo. Se però la sosta selvaggia in doppia fila ostacola e crea un danno alla persona che rimane bloccata impedendogli di andare al lavoro e creandogli quindi un danno economico, la vicenda può finire in tribunale: si può essere citati per danni.
Se si riceve una multa per sosta in doppia fila, si può fare ricorso e anche vincerlo. Le condizioni però sono che la sosta vietata fosse per ragioni di vitale importanza, come salvare una persona, comprare medicinali urgenti in farmacia o visite per condizioni di salute gravi.