1600€ di multa, non devi assolutamente metterlo nella tua macchina: li stanno beccando tutti
Quando si compra un’auto, teoricamente si può fare ciò che si vuole con essa perché è di fatto di nostra proprietà. Ma questo vale solo quando si intende usare il veicolo nelle proprietà private o nelle competizioni all’interno di circuiti. Per circolare sulle strade pubbliche, il veicolo deve seguire alla lettera tutte le norme del Codice della Strada.
Quando si tratta di tuning, il Codice della Strada italiano è molto rigido. Ogni piccola modifica al veicolo deve essere omologata. Per ottenere questa certificazione si deve ottenere l’omologazione presso un’officina della motorizzazione civile, oppure si deve comprare un pezzo già omologato in fase di vendita.
Aggiungere o rimuovere dei componenti dall’auto non è possibile a piacimento, e ci sono degli elementi che devono essere sempre presenti e funzionanti. Ad esempio i fari: non si possono aggiungere gruppi di fanali a piacimento, ad esempio un gruppo di abbaglianti sul tetto come nelle auto da rally, e i colori di fari anteriori e posteriori devono essere ben definiti: bianchi o gialli per quelli anteriori e rossi per quelli posteriori, mentre gli indicatori di direzione devono emettere luce giallo-arancio.
L’aggiunta o la rimozione indiscriminata di alcuni componenti dall’auto potrebbe costarci cara. Parliamo di salate multe o nei casi peggiori anche del fermo amministrativo del veicolo e del ritiro della carta di circolazione.
In particolare, oggi parleremo della rimozione del filtro antiparticolato (FAP). Questo è un dispositivo ormai obbligatorio sulle auto diesel, che viene installato dai produttori da circa una ventina d’anni. Ma perché rimuoverlo? E perché è vietato circolare senza? A cosa serve? Scopritelo più in basso.
Rimuovere il filtro antiparticolato può costarvi caro
Il filtro antiparticolato è un filtro che viene installato nel sistema di scarico. Ha lo scopo di trattenere le polvere sottili (PM10), chiamate appunto particolato. Queste polveri sono molto pericolose per l’uomo, in quanto non riescono a essere trattenute dai sistemi di filtraggio presenti all’interno delle narici, men che meno se si respira con la bocca a pieni polmoni. Queste polveri, una volta inspirate, rimangono nei polmoni per sempre e potrebbero causare gravi malattie se si depositano in grandi quantità (nel corso di anni).
Appare chiaro, e siamo tutti d’accordo, che sia un componente fondamentale per l’ambiente e la salute, perché quindi rimuoverlo? Innanzitutto, il filtro antiparticolato ha bisogno di una manutenzione seria e frequente. Un filtro intasato non solo è inefficace, ma può causare seri danni al motore. Un buon modo per pulirlo senza cambiare è far viaggiare l’auto in strade extraurbane o autostrade a velocità sostenute almeno una volta ogni due settimane. In questo modo il filtro si ripulisce automaticamente bruciando le polveri accumulate (anche se ci sono dubbi sull’inquinamento possibile derivante da questa combustione.
Il filtro, inoltre, riduce leggermente le prestazioni dell’auto e aumenta i consumi di carburante. Ecco perché molti decidono di rimuoverlo, a parte la questione del costo della manutenzione. Ma la rimozione del filtro FAP potrebbe costarvi cara. Se a un controllo gli agenti decidono di controllare la sua presenza e lo trovano assente, la multa sarà salatissima: ben 1600 euro. Meglio non fare i furbi e accettare i compromessi e la manutenzione programmata. Se volete risparmiare sul carburante, date invece un’occhiata alle auto che consumano meno.